Gadoni è situata ai piedi del monte Sa Scova, immerso nella Barbagia di Belvì. È caratterizzato da fitti boschi spettacolari da cui fanno capolino delle rocce calcaree, i tacchi, da dove sgorgano sorgenti d'acqua. Secondo una leggenda, Gadoni deve il suo nome al suo primo abitante, un pastore di Arzana che trovò rifugio nella località di Mammatulu.
Fino agli anni Ottanta l'economia del paese era legata alla miniera di rame di Funtana Raminosa. Ora si basa prevalentemente sull’artigianato del legno di castagno, sulla tessitura della pregiata lana, sull'agricoltura e sulla pastorizia. Nella miniera di Seddas Is Puzzus si trovano numerosi reperti archeologici e manufatti metallici di rame di epoca nuragica e fenicio-punico.
I visitatori possono scegliere fra escursioni a piedi o a cavallo nei fitti boschi di sugheri, lecceti, noce, ciliegi e castagni.
Il 29 luglio si festeggia la patrona del paese, Santa Marta, con una processione di fedeli vestiti in abiti tipici gadonesi.
Il 4 dicembre si svolge una festa religiosa in onore di Santa Barbara, protettrice dei minatori, con una celebrazione all'interno della miniera di Funtana Raminosa a cui partecipa l’intera popolazione.
La miniera dismessa di Funtana Raminosa è visitabile con l’aiuto di guide esperte. Il sito è entrato a far parte del Parco Geominerario della Sardegna, sorto sotto il patrocinio dell’Unesco.