Perfugas sorge nel cuore dell'Anglona in una zona particolarmente fertile per la presenza di depositi alluvionali e lacustri. Non a caso la zona in cui si trova fu una delle prime ad essere abitate in Sardegna, come indica il ritrovamento di alcuni reperti che attestano la presenza dell'uomo sin dal Paleolitico inferiore e che costituiscono la più antica traccia di insediamento umano nell'Isola. Numerose le domus de janas (tipiche sepolture delle culture neolitiche della Sardegna) presenti nel territorio circostante, tra cui quelle in località Niedda e Funtana Pulida. Dall'XI fino alla seconda metà del XII secolo Perfugas fece parte del Giudicato di Torres, nella curatoria di Anglona, acquisita successivamente dalla famiglia genovese dei Doria. Il toponimo significa letteralmente "fuggitivi, disertori".
Molto interessante il Museo Diocesano allestito nella cappella del Retablo di San Giorgio situata nella chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli. Il retablo, dipinto da un anonimo nel XVI secolo, è il più grande della Sardegna. La collezione di intagli lignei policromati è l'anima dell'esposizione; particolarmente interessante il simulacro della Vergine ascrivibile al XIV secolo. Il Museo vanta inoltre una notevole collezione di argenti ed oreficeria. Da visitare anche la chiesa di San Giorgio realizzata in stile gotico-aragonese tra il XV e il XVI secolo. Questa chiesa campestre è situata su un roccione vulcanico nella periferia settentrionale del paese, nei pressi di un imponente nuraghe. Nel centro abitato si conservano tracce di un pozzo sacro interamente realizzato in calcare bianco risalente al periodo nuragico.