Situato ai confini della pianura di Oristano, Tramatza sorge sulle sponde del fiume Cispiri. Il toponimo deriva quasi certamente da "Tramatzu", la tamerice, un arbusto molto diffuso che cresce nei terreni stagnanti della zona. Il nome del paese compare per la prima volta nel 1130 nell'atto di fondazione del monastero di Santa Maria di Bonarcado. La presenza dell'uomo nell'area risale al Neolitico, del periodo due villaggi nelle località di Su Sarrigheddu e Is Launeddas.
Diverse anche le testimonianze dell'epoca nuragica: il nuraghe Attus e il nuraghe Mannu. Nelle vicinanze nel Rio Cispiri sono state rinvenute i resti di un ponte romano. Di sicuro interesse la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Maria Maddalena, Salvatore e Geminiano. Consacrata nel 1388, nella sacrestia è presente un sarcofago risalente all'epoca giudicale, caratterizzato da una serie di decorazioni a bassorilievo raffiguranti un putto alato, due angeli con le ali spiegate e degli scudi. Nella periferia del paese la chiesa dedicata a San Giovanni Battista risalente al XVII secolo.
Un motivo per visitare il piccolo paese è dato dalle numerose feste e sagre organizzate. Il 22 luglio si festeggia Santa Maria Maddalena, patrona del paese; la sera del 14 gennaio, in onore di Sant'Efisio, viene acceso un grande falò che richiama ogni anno gran parte della popolazione locale e numerose persone dei paesi vicini. Fra le sagre quella della cipolla la prima domenica di agosto e la sagra della pecora il 24 giugno. In novembre la sagra del novello.