Laerru, piccolo paese situato nel territorio dell'Anglona, sorge sul pendio di una collina nata a seguito di una frana staccatasi dall'estremo margine meridionale dell'altipiano di Tanca Manna. Il territorio è caratterizzato dall'alternarsi di aspre colline e verdeggianti pianure ricche di vegetazione. Tracce di insediamenti umani nel territorio sono state rinvenute nel Rio Altana, databili al Paleolitico inferiore. Sono stati portati alla luce i resti di un antico villaggio risalente al Neolitico. Il toponimo deriva dal latino alaternus "alaterno", un arbusto sempreverde tipico del luogo. Il paese, un tempo conosciuto come Laerro, dall'XI secolo e fino al 1272 fece parte del Giudicato di Torres della curatoria di Anglona, per passare poi sotto l'influenza dei Doria nella seconda metà del Duecento. A seguito della conquista della Sardegna da parte dei Catalano - Aragonesi, le sorti del paese furono legate sino al 1843 alla signoria degli Oliva.
Da visitare l'altipiano di Tanca Manna, zona ricca di macchia mediterranea, fonti e grotte. Le più note sono la grotta di "Su Coloru", una delle più grandi cavità carsiche della Sardegna, e la grotta di "Conca 'e caddu" situata alle pendici dell'altipiano. Interessante la parrocchiale di Santa Margherita, nota per le due cappelle gotico-aragonesi e la piccola chiesa del rosario. Particolarmente suggestiva è la foresta pietrificata e i resti archeologici rinvenuti sul monte Ultana: diverse domus de janas, una tomba di giganti e un tempio nuragico. Fra le diverse manifestazioni la festa in onore di San Giovanni, il 24 giugno, nota per il banchetto a base di pecora bollita offerta nella piazza del paese e la festa in onore del patrono del paese, Santa Margherita in luglio.