Oniferi, di origine medievale, si affaccia sulla vallata ed è circondato dall’imponente catena del Gennargentu.
Il territorio, prettamente pastorale, è ricco di boschi di querce da sughero, lentischi e olivastri in cui si possono ammirare cinghiali e volpi.
Oniferi è uno dei centri in cui è viva la tradizione del canto a tenore, dichiarato patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Il suo territorio è ricco di siti archeologici di epoca nuragica come le domus de janas di Sas Concas, con la Tomba dell’Emiciclo e la Tomba Nuova Ovest.
Di particolare interesse è la necropoli nella località di Sos Settiles per la presenza di alcuni menhirs situati intorno alle tombe. I diversi nuraghi presenti nell'area circostante includono il Soloai, il Maddorocco, il Murtas, l'Istorito, l’Ola e il Predosu.
Di rilievo il nuraghe con la necropoli Brodu scavato nella roccia poiché sulle pareti reca la riproduzione di elementi simbolici con tracce di colore rosso, simbolo di sangue e dunque di vita.
Il 17 gennaio per la festa di Sant’Antonio Abate il paese organizza nelle varie piazze grandi falò tipici con degustazioni di dolci tipici e vini.