Orgosolo sorge nel cuore della Barbagia del Supramonte. Il territorio fu abitato sin da epoche antiche, come ci testimonia la presenza delle domus de janas, delle tombe dei giganti e dei nuraghi di Su Calavriche, Mereu e Gorropu.
Alla fine dell’Ottocento, il nome di Orgosolo si diffuse in Europa per i numerosi episodi del cosiddetto banditismo. Il regista Vittorio De Seta, nel suo film Banditi a Orgosolo (1961), descrive la dura lotta contadina e pastorale per la difesa delle terre contro gli espropri da parte dello Stato.
Caratteristica del paese sono i murales dipinti sulle facciate delle case e sulle rocce intorno al paese, con contenuti sociali, artistici e politici.
Patrimonio dell’umanità per i suoi aspetti ancestrali è il coro a tenore, il tradizionale canto corale barbaricino, oggi sotto tutela dell’UNESCO.
Per gli appassionati di trekking si consiglia l’escursione presso la Foresta di Montes [1], dove sono presenti Is pinnettos, ossia antiche capanne di pastori usate come rifugi e la visita al Museo Naturalistico del Supramonte.
Il 15 agosto si festeggia l’Assunta con una pittoresca sfilata e processione di costumi tradizionali per le vie del paese.
I festeggiamenti terminano con Sa Vardia, la corsa di cavalli sull’asfalto cittadino, forte attrattiva per i turisti.
Da visitare la chiesa di San Pietro, il patrono del paese, e in particolare il suo campanile Quattrocentesco.