Il paese è adagiato su un altopiano posto a 500 metri sul livello del mare che collega il Gerrei ed il Sarrabus. Il territorio è battuto da tutti i venti, e si affaccia ad est nella vallata del Flumendosa. L'altopiano su cui sorge il paese si sviluppa dal monte Genis al monte Arrubiu ed è caratterizzato da forme sinuose e pianeggianti alternate a pendii scoscesi e alti baratri. La zona montuosa è ricca di sorgenti e conserva specie endemiche di rara bellezza. Il toponimo è un composto da "villa" e dal sardo medievale "saltu" (salto, bosco). Le prime testimonianze della presenza umana nel territorio del comune di Villasalto risalgono all'età prenuragica. Documentata è la presenza di menhir, tombe e circoli funerari. Numerosi sono i nuraghi presenti in diverse località: Corrolia, Scandariu e Serra Medau. Presso il Monte Arrubiu sono stati rinvenuti i resti del villaggio e della necropoli romana di Cea. In periodo medievale il paese appartenne alla curatoria del Gerrei e fu annesso al giudicato di Cagliari. Dal 1324 il paese entrò a far parte del Regno catalano-aragonese. Il centro storico è andato sviluppandosi intorno alla chiesa di S. Michele Arcangelo con una forma irregolare.