Il paese sorge sulla costa occidentale del golfo di Cagliari, ad una distanza di circa venti chilometri da Cagliari. Il territorio ha fortemente risentito degli insediamenti petroliferi che, a partire dagli anni '60, si sono installati lungo la costa e che hanno reso la zona uno dei più importanti poli petrolchimici del Mediterraneo. Se da un lato il paesaggio è stato irrimediabilmente danneggiato dalla presenza di imponenti cisterne e impianti di raffinazione, dall'altro è vero che il paese ha vissuto anni di forte sviluppo economico e demografico, favorito dalla presenza delle raffinerie e dall'indotto che ruota attorno ad esse. Il territorio di Sarroch fu abitato fin dal periodo nuragico, come testimoniano diversi nuraghi tra cui "Sa Domu e S'Orku" e "Antigori", nel quale furono rinvenuti frammenti di ceramica micenea databile tra il XIII e l'XI sec. a.C. Durante il Medioevo fece parte del Giudicato di Cagliari.
L'origine del nome del paese è ancora incerta, anche se si propende per l'ipotesi che faccia riferimento alla montagna che sovrasta l’abitato, in lingua sarda "Sa Rocca" e in catalano "S'Arroch" che significa roccia. Le tipologie costruttive relative all'habitat rurale del paese sono costiuite da case a corte costruite con mattoni di fango e trachite; ampi e bei portali decorano ancora oggi il centro storico. Tra le bellezze del territorio oltre ai nuraghi anche la splendida Villa d'Orri, abitazione e tenuta agricola. Edificata alla fine del XVIII secolo, è stata residenza estiva dei Savoia e conserva dei meravigliosi arredi interni oltre a un bellissimo parco verde che si spinge verso il mare.
La principale manifestazione religiosa in paese è la festa dedicata alla patrona del paese, Santa Vittoria. Durante i festeggiamenti, che si tengono la terza domenica di settembre, si svolgono, accanto alle celebrazioni religiose, manifestazioni sportive e culturali. Di grande suggestione anche il passaggio dentro il paese del simulacro di Sant'Efisio durante la sagra omonima.