Il paese di Pimentel, in sardo Primantellu, sorge in un tratto di campagna su dolci colline coperte da vigne e colture specializzate; il territorio è ricco di sorgenti d'acqua, cosa che lo rende molto fertile e quindi adatto all'attività agricola, con colture di frumento, foraggio, alberi da frutto e ortaggi. Quest'area venne frequentata fin dall'epoca preistorica, come dimostrano le vicine domus de janas, per essere, poi, abbandonata. Il paese vero e proprio si pensa sia sorto intorno al 1670 in seguito alla fusione di due contrade divise dal rio Funtana Brebeis. Nel Medioevo il paese fece parte del Giudicato di Cagliari, per passare prima sotto il controllo dei conti della Gherardesca e poi sotto il comune di Pisa. Il paese offre al visitatore un itinerario interessante tra storia e tradizione. Al centro del paese s'incontra la chiesa parrocchiale dedicata alla Beata Vergine del Carmelo, costruita nella seconda metà del XVII secolo e che al suo interno custodisce un bellissimo organo antico, realizzato con una tecnica unica in Sardegna dall'artigiano del paese, Piras.
All'inizio della nuova strada per Guasila si trovano, poi, i due gioielli di questo centro del Campidano, risalenti al neolitico tardo e la cui visita richiede all'incirca due ore: la domus de janas di Corongiu e la necropoli di S'Acqua Salida. La prima, una domus singola, è interessante perché presenta dei particolari disegni a rilievo che sembrerebbero rappresentare la Dea Madre, che veglia silenziosa a difesa del defunto. La necropoli, invece, rappresenta un singolare campionario architettonico tra le domus de janas dell'Isola, con un'eccezionale raccolta di colonne e pilastri, vasconi per abluzioni, banconi per offerte, incassi per portelli e tracce di decorazione pittorica. Da febbraio a settembre Pimentel è sede di numerose feste e sagre: a febbraio oltre il Carnevale, che vede una sfilata di carri accompagnata da una ricca degustazione di zeppole, si festeggia anche la Madonna di Lourdes (11 febbraio) con delle cerimonie molto suggestive, che comprendono la processione fino alle grotte di Sa Ruta, dove si trova il simulacro, e la fiaccolata serale. A fine giugno sulle strade paesane vengono accesi i fuochi propiziatori in onore di San Giovanni e si concludono i patti del "comparatico" con l'antico rito dei fiori.
A metà luglio si festeggia la Madonna del Carmine, cui è dedicata la chiesa parrocchiale. Anche settembre è un mese ricco di celebrazioni: il primo del mese si tiene Su Cramixeddu, una delle sagre più importanti e più antiche della Trexenta, organizzata sempre in onore della Madonna del Carmine, con precessioni in costume, spettacoli folkloristici e fuochi d'artificio, che nel passato sanciva l'inizio del nuovo anno agrario; il primo lunedì di settembre, invece, si tiene la sagra de S'Accodiu.