Nell'entroterra, a sud di Badesi, Viddalba si sviluppa su un rigoglioso territorio pianeggiante, attraversato dal fiume Coghinas. Le frazioni di Giogazzu, L'Avru, Tungoni, Giungoni, sono state teatro delle scorribande del Muto di Gallura, leggendaria figura della seconda metà dell'Ottocento che ha segnato la storia popolare locale. La secolare tradizione rurale e pastorale, con una economia incentrata esclusivamente sull'allevamento, è stata affiancata ed arricchita, negli ultimi decenni, da uno spontaneo flusso turistico che ha valorizzato queste terre e stimolato l'amministrazione comunale prevedendo investimenti nel ricettivo per dare ospitalità e vitto ai visitatori.
Veramente caratteristiche e degne di nota sono le diverse chiese campestri, tra le quali San Gavino a Monte, rustica ed inserita in un paesaggio quasi anglosassone, dominante il Golfo dell'Asinara dai suoi 800 m di altitudine; interessante anche la chiesa di San Giovanni di epoca romanica. Altra tappa importante è il Museo Archeologico, piccolo nella struttura, ma meno nei contenuti, dati i numerosi reperti preistorici e di epoca romana rinvenuti nella vicina necropoli di San Leonardo. Nel territorio di Viddalba di grande impatto sono anche le dune sabbiose del Quaternario che sono presenti lungo la costa, ricoperte di fitta macchia mediterranea offrono scenari di notevole suggestione. Tra le feste tipiche della tradizione, San Gavino a Monte che si celebra il primo maggio, la Madonna di Pompei l'8 maggio e San Leonardo l'ultima domenica di maggio.