Il comune di Bolotana nasce nell'area geografica del Marghine ed occupa il settore centro occidentale della Sardegna. L'ambiente naturale presenta una varietà climatica, faunistica, botanica e paesaggistica molto interessante e diversificata a seconda della zona che si attraversa. Il nome di "Golòthana" o "Golòssene", antico nome di Bolotana con cui viene ancora oggi conosciuto presso i paesi vicini, compare per la prima volta nel 1341 nelle "Rationes Decimarum", un documento, conservato presso gli archivi della Santa Sede, che elencava la consistenza dei fondi raccolti presso le varie comunità con i quali la Chiesa finanziava la guerra contro i Turchi. Il paesaggio urbano si contraddistingue per la presenza nel suo centro storico di un impianto architettonico di epoca medioevale, con stradine strette e irregolari che tagliano in tutti i sensi i vari isolati. La presenza di frequenti quinte contribuiscono ad aumentare questo groviglio intricato e caotico di un concetto abitativo tipico di una cultura contadina e pastorale con una razionalità edificatoria diversa dalla razionalità post industriale.
Il più celebre motivo di attrazione di Bolotana è indubbiamente la bella villa Piercy, graziosa villa in stile liberty, fatta erigere nelle campagne del pase negli ultimi decenni dell'Ottocento dall'ingegnere Benjamin Piercy, cui era stato affidato il progetto delle ferrovie sarde. Intorno alla villa il suo proprietario fece piantare un vero e proprio giardino lussureggiante di specie esotiche, che l'ingegnere portava con sè dai suoi viaggi in tutto il mondo. Il paese è conosciuto per la sua festa di San Bachisio, cui è dedicata una chiesa campestre in stile plateresco, che si celebra nel mese di maggio e attrae ogni anno migliaia di persone nelle sue manifestazioni sacre e civili. Inoltre, nel paese sono presenti diversi tessitrici che rendono Bolotana uno dei maggiori produttori regionali di tappeti sardi. Sono diversi i prodotti tipici della zona che si possono acquistare nel paese, tra cui l'olio, il liquore di mirto, il pane "cun bèrdas" e i numerosissimi dolci secchi prodotti rigorosamente in casa dalle donne del paese.