Il Museo è situato nel centro del paese, al primo piano di una palazzina che ospita anche la biblioteca comunale.
Il museo costituisce un luogo di contatto tra l'universo culturale di un piccolo paese dell'interno della Sardegna, Mamoiada, nota in tutto il mondo per le sue maschere carnevalesche tradizionali - i "Mamuthones" e gli "Issohadores" - e le regioni mediterranee che hanno simili rappresentazioni.
Sono esposti le note maschere facciali lignee zoomorfe e grottesche e gli abiti realizzati con pelli di pecore e di montone e con campanacci e dispositivi che generano suoni frastornanti.
La collezione museale comprende inoltre oggetti tipici del Carnevale barbaricino (non solo a Mamoiada, ma anche a Ottana e Orotelli) e maschere di alcuni paesi europei e di zone dell'arco alpino.
Il museo è unico nel suo genere, anche per la presenza di alcuni sussidi tecnologici innovativi. Il progetto museale ha vinto il 1° premio AIDI, Associazione Italiana di Illuminazione, al concorso "L'innovazione nel progetto e nella realizzazione" (Perugina, dicembre 2002).
Indirizzo: piazza Europa, 15 - 08024 Mamoiada
tel. 0784 569018
Ente titolare: Comune di Mamoiada
Gestione: Viseras piccola cooperativa a r.l., piazza Europa, 15 - 08024 Mamoiada
Orari: 9.30 - 13.00 e 15.30 - 19.00; lunedì chiuso (aperto solo su prenotazione), da luglio a settembre tutti i giorni
Biglietto: € 4,00 (intero), € 2,60 (ridotto) under 14, over 65, gruppi da 15 persone in su. Esenzione per disabili, bambini fino a 6 anni, nel caso di gruppi una gratuità ogni 25 persone. Visita guidata
Esiste un servizio di visita guidata compreso nel prezzo del biglietto. Le postazioni e i prodotti multimediali completano il percorso di conoscenza. È previsto un percorso didattico per bambini. Non esistono barriere architettoniche. Nella stessa palazzina si trova la biblioteca comunale con una sezione dedicata ai contenuti tematici del museo. Il museo organizza escursioni ai siti archeologici e al Supramonte, visite ai laboratori artigianali, alla casa museo della Pro loco, ai murales di Orgosolo, con pranzo tipico (necessaria la prenotazione).