Il Parco Naturale Regionale dell’Oasi di Tepilora, in via di istituzione, ricade interamente nel Comune di Bitti, con i suoi 4700 ettari circa disposti intorno al Monte Punta Tepilora. All’interno dell’area ricadranno tanto la foresta demaniale di Crastazza e Tepilora che quella di Sos Littos, protetta fin dal 1914. Dal punto di vista altimetrico si varia dai 68 m s.l.m. del Rio Posada ai 979 di Nodu Pedra Orteddu. Nelle aree di Crastazza e di Tepilora tra il 1980 ed il 1986 furono portate avanti importanti iniziative di forestazione finanziate dalla Cassa per il Mezzogiorno. L’intervento interessò il rimboschimento di quelle aree dove il fuoco ed il pascolamento eccessivo avevano fortemente degradato il terreno e la vegetazione residua (costituita essenzialmente da cisto). Per l’impianto vennero utilizzate essenzialmente conifere (P. Pinaster, P. Radiata, P. Laricio, etc.). L’intero perimetro fu dotato di infrastrutture quali viabilità di servizio, recinzioni, fasce parafuoco perimetrali, fabbricati e un piccolo invaso per difesa antincendio. Furono escluse dal rimboschimento tutte quelle aree dove la vegetazione spontanea costituita da leccio, corbezzolo, fillirea, erica e ginepro si presentava in condizioni di discreto vigore. Dal punto di vista faunistico sono presenti numerose specie tipiche della macchia mediterranea come il Cinghiale, la Lepre sarda, la Volpe, il Gatto selvatico, nonché esemplari di Daino e di Muflone.
L'area è agevolmente accessibile attraverso la viabilità principale statale e provinciale. Alla foresta demaniale Crastazza-Sos Littos si può giungere attraverso tre distinte strade: dalla strada comunale Buddusò-Piras; da Bitti, tramite la strada comunale Bitti-Sos Littos; infine attraverso la SP Torpè-Alà dei Sardi. Alla foresta di Sos Littos si accede infine dalla SS 389; l'ingresso della foresta dista da Alà dei Sardi circa 15 km.
Per informazioni, contattare il capo cantiere tel. 320 4331107.