Protagonista nella prosa di Grazia Deledda, nella poesia di Sebastiano Satta e nei dipinti di Antonio Ballero e Mario Delitala, il Monte Gonare si erge nell'area compresa fra i comuni di Nuoro e Sarule. Rappresenta un luogo storicamente importante per la Sardegna, anche grazie alla sua ubicazione geografica che lo vede svettare ai confini dei territori del Nuorese e della Barbagia di Ollolai. Spicca nel paesaggio con le sue tre elevate formazioni rocciose a forma di coni quasi regolari; la cima più elevata regala al visitatore un panorama straordinario che spazia dalla Marina di Orosei fino al Golfo di Oristano. Le aree pianeggianti dell'altopiano sono interrotte dalle ripide e scoscese pareti delle vallate, ricoperte da una fitta e rigogliosa vegetazione. Sul monte Gonare sorge un santuario dedicato alla Madonna, da cui si scorge un panorama sconfinato che, nelle giornate terse, può spaziare fino al mar Tirreno. La leggenda racconta che Gonario, sovrano del giudicato di Torres, durante il ritorno in Sardegna dalla Terrasanta, affrontando una tempesta in mare fece un voto alla Vergine promettendole di edificare un santuario in suo onore se fosse scampato ai pericoli. Tornando in Sardegna venne suggestionato dalla cima del monte Gonare e qui decise di fondare il santuario. In realtà, la configurazione attuale dell'edificio suggerisce una datazione più tarda rispetto al Medioevo: il XVII secolo, come è documentato da una visita pastorale compiuta nel 1608 dal vescovo di Alghero. Intorno alla chiesa ruotano feste e manifestazioni che periodicamente rompono il silenzio del Monte Gonare: il 25 marzo, in occasione della ricorrenza dell'Annunciazione, si compie la distribuzione ai pellegrini del cosiddetto "Pane 'e vintichimbe" nella piazza di "Sa Corte", al termine della messa. Durante la festa dell'Incoronazione, a maggio, vengono celebrati dei riti religiosi all'interno della chiesa, circondata da boschi particolarmente folti e riglogliosi nel periodo primaverile. L'8 settembre si celebra la "Festa grande", gestita alternativamente ogni anno da Orani e Sarule. L'evento è preceduto da una novena alla quale partecipa un cospicuo numero di fedeli.
Per raggiungere a piedi il santuario si può partire dal centro di Orani attraversando la zona di Su Cantaru e percorrendo in salita Sos Malavidos e Illudine fino, a 973 m di altitudine, al piazzale Sa Corte, che ospita un complesso di "cumbessias". Da qui si sviluppa un sentiero scavato nella roccia che arriva fino al santuario. Per raggiungere il santuario in macchina si possono imboccare due strade: una da Orani e l'altra da Sarule. Da Orani occorre percorrere la strada in direzione Mamoiada che comincia dalla SS 128 in località Istolo, che sale fino ad arrivare a Urture. Da Sarule invece bisogna prendere la strada che, accostando il cimitero, arriva fino a Su Pale 'e Gonare, nei pressi delle cave di marmo in disuso.
Sul Monte Gonare si trovano dei punti di ristoro.