Da Nuoro prendere la strada per il Santuario della Solitudine e Marreri e procedere per circa 2 km sino a trovare sulla destra una casa bianca e sulla sinistra un bosco di pini. Imboccare a piedi il sentiero presente sul limitare del bosco per circa 300 m: sulla sinistra appare un costone roccioso sul quale si trova la prima sepoltura di Maria Frunza, mentre le altre tombe sono ubicate più in basso a valle seguendo il medesimo costone. La tomba di Janna Ventosa è invece ubicata un chilometro prima, sempre sulla strada di Marreri: si raggiunge anche in questo caso svoltando a sinistra in una stradina che si inoltra nell'area di rimboschimento.
Il contesto ambientale
La necropoli è ubicata sulle pendici del Monte Ortobene, rilievo granitico a pochi chilometri da Nuoro, nella Sardegna centro-settentrionale.
Descrizione
Il complesso ipogeico, scavato in un'altura rocciosa, è costituito da cinque sepolture: la tomba di Janna Ventosa e le quattro tombe dette di "Maria Frunza".
La tomba di Janna Ventosa – la più conosciuta – è di tipo misto: alla grotticella artificiale è stato addossato un corridoio megalitico.
Il corridoio, orientato a SO, è costituito da due strutture murarie parallele, appoggiate all'affioramento roccioso e realizzate con filari orizzontali di pietre.
Dal portello d'ingresso – con soglia costituita da una pietra trapezoidale - si accede all'anticella rettangolare; le pareti del vano sono lisciate a martellina, sul pavimento sono presenti un focolare rituale e una fossetta ovoidale.
La cella maggiore - coassiale all'anticella e a pianta rettangolare – è corredata da due banconi laterali rialzati (alt. m 0,80); l'ambiente presenta tracce di intonaco rosso e alcune scorniciature lungo i lati brevi del bancone di s.
La tomba I di Maria Frunza presenta invece uno sviluppo planimetrico pluricellulare irregolare: da un piccolo padiglione si accede all'anticella sub-rettangolare con angoli smussati (largh. m 2,70); un ingresso decentrato immette nella cella maggiore a pianta rettangolare (largh. m 3,80), con vano sussidiario quadrangolare (largh. m 1,55) sul lato d.
La tomba II presenta uno sviluppo planimetrico a "L": dall'anticella a pianta quadrangolare (largh. m 1,65; alt. m 1,10) si accede alla cella centrale – a pianta quadrangolare irregolare (largh. m 1,45; alt. m 1,25) - che immette, sul lato d., in una terza cella a piano rialzato (alt. m 0,30) di forma quadrangolare (largh. max. 1,80; alt. m 0,90).
Alla tomba III, ampiamente rimaneggiata durante l'ultima guerra (quando servì da rifugio per gli sfollati), si accede attraverso cinque gradini, il terzo dei quali presenta una vaschetta; la successiva cella maggiore, rettangolare (largh. m 4,90; lungh. m 3,20; alt. m 1,80), presenta un pilastro a sezione rettangolare e dietro questo, sul lato destro, un bancone risparmiato nella roccia. Sull'ambiente si affacciano due piccoli vani secondari a pianta irregolare con pareti arrotondate.
La tomba IV è costituita da un padiglione d'ingresso trapezoidale dal quale si accede a due celle coassiali: l'anticella a pianta quadrangolare (largh. m 1,90; lungh. m 2,10; alt. m 1,55) immette nella successiva camera, rettangolare con piano pavimentale rialzato (largh. m 2,50; lungh. m 1,55; alt. m 1,05). Le pareti recano tracce di colore rosso.
La necropoli risale al Neolitico finale (cultura di Ozieri, 3200-2800 a.C.) – Eneolitico (cultura Monte Claro, 2400-2100 a.C.; cultura del Vaso Campaniforme, 2100-1800 a.C.).
Storia degli scavi
La tomba di Janna Ventosa fu scavata nel 1985 da Alba Foschi Nieddu, per la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Sassari e Nuoro.
Bibliografia
V. Santoni, "Nota preliminare sulla tipologia delle grotticelle artificiali funerarie della Sardegna", in [i]Archivio Storico Sardo[/i], XXX, 1976, p. 28;
Equipe ex L. 285/77, [i]Architettura nuragica e prenuragica[/i], Nuoro, Assessorato comunale alla Cultura, 1981, pp. 35-39;
A. Foschi Nieddu, "La tomba di Janna Ventosa", in [i]Settimana dei beni culturali: 10 anni di attività nel territorio della provincia di Nuoro[/i], Nuoro, Ministero per i beni culturali e ambientali, Soprintendenza archeologica per le provincie di Sassari e Nuoro, Ufficio operativo di Nuoro, 1985, p. 35;
A. Foschi Nieddu, "Documenti di cultura Ozieri provenienti dalla grotta di Sa Korona di Monte Maiore e dalla necropoli di Janna Ventosa", in [i]La cultura di Ozieri, problematiche e nuove acquisizioni[/i], Atti del I convegno di studio, (Ozieri, gennaio 1986-aprile 1987), a cura di L. Dettori Campus, Ozieri, Il Torchietto, 1989, pp. 145-152;
M. Sanna, [i]Nuoro preistorica: siti e percorsi archeologici del territorio di Nuoro[/i], collana "Quaderni Archeoarci", Nuoro, 1997, pp. 59-65;
A. Foschi Nieddu, "Una fase Ozieri dell'età del Rame nella tomba I di Janna Ventosa (Nuoro)", in [i]Sardinian and Aegean Chronology. Towards the Resolution of Relative and Absolute Dating in the Mediterranean[/i], a cura di M.S. Balmuth-R.H. Tykot, collana "Studies in Sardinian archaeology", 5, Oxford, Oxbow, 1998, pp. 273-283;
A. Foschi, "Un caso di coesistenza fra ipogeismo e megalitismo nella cultura di Ozieri: la tomba I di Janna Ventosa (NU)", in [i]Atti dell'Incontro di studio Sardegna-Spagna su Aspetti del megalitismo preistorico (Lunamatrona, 21-23 settembre, 2001)[/i], Cagliari 2001, pp. 84-87.