Il padiglione è immerso nel verde dei giardini pubblici in prossimità dell'Emiciclo Garibaldi. Realizzato per l'ISOLA nel 1956 con lo scopo di esporre e valorizzare i prodotti dell'artigianato sardo, è l'opera più significativa di Ubaldo Badas. Fu realizzata con il recupero delle possibilità espressive dei materiali, variamente usati e combinati negli accostamenti cromatici, nella disposizione delle tessere colorate, nelle ringhiere fantasiosamente decorate.
Oggi l'edificio risulta notevolmente alterato sia nelle aperture in parte tamponate, sia negli spazi interni. I volumi della costruzione si presentano all'esterno in maniera molto articolata e movimentata e racchiudono gli ampi spazi espositivi interni: nel piano terra sono presenti i necessari pilastri, mentre una scala interna, decorata con i rilievi in steatite della ''Cavalcata sarda'' di Eugenio Tavolara, conduce allo spazio unico del livello superiore. Il nucleo centrale è il cortile dove si affacciano le luminose vetrate delle sale per esposizione sostenute da leggeri pilastri, mentre all'esterno la lunga parete accompagna una sorta di ''percorso d'acqua'' nella vasca valorizzata dai rilievi in ceramica colorata con figure di animali e di uomini, opera di Giuseppe Silecchia, autore anche della grande scultura in maiolica collocata nel patio.
Tra i mutamenti più importanti si segnala la chiusura della parete E, un tempo aperta da una lunga finestra rettangolare ed oggi invece caratterizzata da una ampia superficie cieca, e la scala esterna, che ora poggia sul battuto, ma in realtà era sospesa sull'acqua di una vasca più grande dell'attuale con un effetto di straordinaria leggerezza. Una rassegna degli studi si trova nella bibliografia relativa alla scheda nel volume della "Storia dell'arte in Sardegna" sull'architettura otto-novecentesca (2001).
Bibliografia "A Sassari, mostra dell'artigianato sardo", in [i]Domus[/i], 328, 1957, pp. 37-44; G. Altea-M. Magnani, [i]Pittura e scultura del primo '900[/i], collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 1995, pp. 164-65; F. Masala, [i]Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del '900[/i], collana ''Storia dell'arte in Sardegna'', Nuoro, Ilisso, 2001, sch. 153 [1].