Si segue una strada sterrata che parte dall'estrema periferia di Laconi (verso Meana), per circa 11 km. Poco prima di innestarsi in un'altra strada trasversale, la carrabile costeggia una stretta e lunga collina, sulle pendici della quale sorgono i capannoni di una azienda agricola. Imboccato il sentiero che conduce all'azienda, lo si segue per circa 200 metri, lasciandolo poi per proseguire a piedi verso la sommità del rilievo, su cui si trova il nuraghe.
Il contesto ambientale
Il nuraghe, tra i più maestosi del Sarcidano, si isola in sito campestre e versa in pessimo stato di conservazione.
Descrizione
Il nuraghe è di tipo complesso, costituito da un bastione pentalobato che racchiude la torre originaria e un cortile.
Il mastio, di pianta circolare (m 13 di diametro esterno), si conserva per un'altezza massima residua di oltre 12 metri. Il paramento murario esterno, è costituito da blocchi di trachite di medie dimensioni, disposti a filari orizzontali.
Ingombro di pietrame nella camera inferiore, mostra dell'interno solamente la linea delle pareti del corridoio del piano superiore, disposto in modo trasversale rispetto alla scala elicoidale - ostruita anch'essa - che si dipartiva dal piano terra.
Delle cinque torri del bastione, obliterato per gran parte del suo sviluppo planimetrico dalle macerie, si conservano quella esposta a E e parte di quella esposta a SW.
La torre E presenta al suo interno un vano circolare dal quale si diparte un lungo corridoio di sezione ogivale che immette nel cortile; sulla parete laterale si osserva una nicchia-ripostiglio sopraelevata dal piano pavimentale. Le cortine murarie che raccordavano le torri presentano andamento rettilineo e un'altezza massima residua di m 7. Il cortile è quasi completamente invaso dai crolli.