Da Nuoro si percorre la SS 389 in direzione dell'area industriale di Prato Sardo. Si attraversa la SS 131 dir e si prosegue fino a Bitti senza passare per alcun centro abitato. Si attraversa il paese e si prosegue in direzione di Pattada sulla SS 389 dir per circa km 1 fino ad incontrare la deviazione che porta al colle Iselle; si risale l'altura sino alla cima dove si troveranno la necropoli ipogeica e il nuraghe omonimo.
Il contesto ambientale
L'area archeologica è ubicata sulla sommità di un colle in posizione di ampio dominio sulle valli sottostanti, nel'altopiano granitico di Buddusò, nella Sardegna nord-orientale.
Descrizione
La necropoli (inquadrabile cronologicamente nel neolitico finale, 3200-2800 a.C.), allo stato attuale delle conoscenze, è costituita da circa sedici ipogei a pianta pluricellulare.
La tomba I, scavata su un grosso masso isolato, presenta un ingresso sopraelevato sul piano di calpestio. Dal portello rettangolare, con rincassi, si accede all'anticella a pianta trapezoidale.
Il vano presenta un focolare rituale di forma circolare (diam. m 0,45) e il soffitto spiovente verso l'esterno. Lo sviluppo planimetrico dell'ipogeo si completa con altri due vani: il primo, a pianta emisferica ad alcova, si apre sulla parete laterale attraverso un portello quadrangolare sopraelevato; il secondo vano sussidiario, sempre sopraelevato e sulla parete di fondo, è invece una nicchia arcuata.
La tomba II è costituita da un ingresso a padiglione emisferico che immette - attraverso un portello rettangolare con rincassi - in un'anticella a pianta sub-trapezoidale. Dalla parete di fondo si accede ad una seconda cella, coassiale e a pianta semicircolare, corredata da una nicchia arcuata.
Una terza cella, di forma irregolare e con una nicchia ellittica, si apre sulla parete d.
La tomba III consta di un atrio a padiglione - con portello di forma rettangolare e provvisto di rincasso - e di un'anticella a pianta subtrapezoidale dalla quale si accede ai due vani secondari a pianta emisferica attraverso portelli quadrangolari sopraelevati.
Anche nella tomba VI si nota uno sviluppo planimetrico a "T".
La riproduzione di particolari architettonici di capanne si rileva anche nella tomba IX caratterizzata da un soffitto ad unico spiovente, mentre le tombe XI e XVI presentano da fossette emisferiche.
Area archeologica di Iselle [1]
Storia degli scavi
L'area è nota fin dagli inizi del secolo scorso grazie agli studi del Taramelli.
Bibliografia
A. Taramelli, "Buddusò. Monumenti preistorici vari, fontana coperta di Sos Muros, dolmen di Sos Monimentos e nuraghe Iselle", in [i]Notizie degli Scavi[/i], 1919, p. 131 ss.;
A. Taramelli, "Foglio 194, Ozieri", in [i]Edizione Archeologica della Carta Topografica d'Italia in scala 1:100.00[/i], Firenze Istituto Geografico Militare, 1931, p. 19., nn. 54-55;
P. Basoli, "Buddusò dalla preistoria all'età romana", in [i]Buddusò. Il territorio, l'economia, la memoria[/i], a cura di G. Gelsomino, Sassari, Chiarella, 1991, p. 37 ss.