Sulla SS 293 al km 22,4 si stacca la variante che supera il rio Leni e consente di salire (km 5,1) all'abitato di Villacidro.
Il contesto ambientale
È l'unica testimonianza superstite di un significativo complesso di opere pubbliche, voluto dall'amministrazione comunale sul finire dell'Ottocento e iniziato con la sistemazione e l'imbrigliamento del rio Fluminera. Dei vari edifici, allora ai margini dell'abitato storico, rimane soltanto il lavatoio, ormai infossato ad un livello inferiore a quello originario, dopo la demolizione di abbeveratoio, logge e macello.
Descrizione
L'edificio, realizzato nel 1893 su progetto dell'ingegnere Enrico Pani e dovuto per la parte metallica dalla fonderia fiorentina del Pignone, ha una serie di vasche in muratura, collegate da un tubo distributore dell'acqua e caratterizzate da un piano inclinato per facilitare il lavaggio dei panni. La copertura chiude una pianta a C con padiglioni ornati da finte aperture, sempre metalliche, e si impone soprattutto per l'andamento sinuoso ed avvolgente delle decorazioni di sostegno, secondo i principi del Liberty.
Della fonte in pietra rimane uno dei mascheroni usati come cannello per l'acqua, mentre sono scomparse figure di leoni accosciati disposti simmetricamente sulla vera e propria fonte. L'intervento di restauro degli anni Ottanta del secolo XX ha salvato le ultime parti visibili del manufatto.