Da Paulilatino si prende la SP 11 per Bonarcado e dopo circa 6 km si trova un cartello che indica il nuraghe. Si parcheggia quindi l'auto in una piazzola e si prosegue a piedi sul viottolo indicato dal cartello. Si continua dritti fino alla seconda deviazione a destra e, dopo poche centinaia di metri, si arriva ad un cancello di legno da cui si accede all'area dove sorge il nuraghe.
Il contesto ambientale
Il nuraghe si isola in sito campestre.
Descrizione
Il nuraghe è di tipo trilobato, con un bastione di tre torri unite da cortine che racchiude il mastio ed il cortile. Attualmente le torri e il cortile sono invasi dai crolli ed è impossibile l'accesso al mastio. Dell'ingresso è parzialmente visibile l'architrave.
Nell'area del cortile è anche visibile un corridoio che costituiva probabilmente l'accesso di una delle torri laterali, caratterizzato da una notevole altezza.
Storia degli studi
L'archeologo Antonio Taramelli, nel 1935, scriveva: "È uno dei grandi nuraghi del comune; conservata la parete esterna della torre a grandi massi basaltici, sbozzati; la porta è seminterrata; la cella ha la cupola semicrollata; evidente la scala, ma non accessibile; tutto attorno molti cumuli di pietre accennano a piccole costruzioni già esistenti attorno al nuraghe; si trova presso la strada nuova di Bonarcado".
Bibliografia
A. Taramelli, "Fogli 205-206: Capo Mannu-Macomer", in [i]Edizione archeologica della carta d'Italia al 100.000[/i], Firenze, Istituto geografico militare, 1935;
G. Zirottu, [i]Paulilatino: la memoria e la storia, Paulilatino[/i], Comune di Paulilatino, 2003.