Cagliari è la città più importante della Sardegna, al centro dell'ampio golfo degli Angeli nella parte Sud dell'isola.
Il contesto ambientale
La scalinata si sviluppa dal sagrato di Bonaria fino al sottostante viale Diaz ed era prevista già prima della seconda guerra mondiale per sistemare lo spazio antistante alla basilica.
Descrizione
La scalinata nasce da un concorso bandito nel 1960 e vinto dagli architetti romani Adriano e Lucio Cambellotti. Originariamente il progetto doveva comprendere anche gli spazi fino al viale Colombo e il mare (su Siccu) in un'unica soluzione. Avviata tra il 1962 e il 1963 la scalinata fu aperta al pubblico nel 1967, dopo varie interruzioni.
La scalinata, lunga e articolata, non ha un preciso asse, ricorrendo invece ad un equilibrio di masse piuttosto che di simmetrie, tanto che la salita consente la scoperta progressiva della facciata della basilica, fino alla colonna mariana che ricorda l'evento miracoloso (1370) dell'arrivo dal mare della cassa di legno contenente la statua della venerata Madonna di Bonaria, peraltro stilisticamente più tarda. .
Il materiale è una concrezione di conglomerato di cemento e schegge di pietrame sardo (granito e calcare), che avvolge la scala, creando spazi di sosta e di passaggio, fino ad un culmine che sovrasta le sepolture paleocristiane ad "arcosolium", ritrovate durante i lavori.
Non venne invece completato il ninfeo, con l'acqua a cascata, mai realizzato per la complessità dell'impianto idraulico e oggi riempito con terra e vegetazione.
Storia degli studi
Una rassegna degli studi si trova nella bibliografia relativa alla scheda nel volume della "Storia dell'arte in Sardegna" sull'architettura otto-novecentesca (2001).
Bibliografia
F. Masala, [i]Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del '900[/i], collana ''Storia dell'arte in Sardegna'', Nuoro, Ilisso, 2001, sch. 158. [1]