Arrivando da Cagliari, al km 56 della SS 130 si svolta a d. e si percorre il lungo viale alberato che conduce al centro urbano di Iglesias.
Il contesto ambientale
L'edificio si inserisce nella serie di palazzi costruiti lungo i due lati del corso Matteotti, strada principale del centro storico, resa rettilinea proprio attraverso tali fabbricati, che rispondo a criteri stilistici neomedioevali o Liberty, espressione di una borghesia facoltosa tra XIX e XX secolo.
Descrizione
La costruzione si sviluppa su quattro piani conclusi da una cornice modanata e si segnala soprattutto per la singolare presenza, abbastanza inconsueta e di matrice inglese, di due bowindows, che sporgono con un andamento poligonale rispetto al filo della facciata. Al di sopra delle finestre allungate e strette sono visibili decorazioni in cemento raffiguranti cespi di rose, che inseriscono l'edificio nello stile Liberty, più volte presente nella città di Iglesias, grazie anche alle condizioni economiche favorite dall'attività mineraria ai primi del Novecento.
Storia degli studi
Una rassegna degli studi si trova nella bibliografia relativa alla scheda nel volume della "Storia dell'arte in Sardegna" sull'architettura otto-novecentesca (2001).
Bibliografia
S. Naitza, "Iglesias e i nuovi stili architettonici: appunti per la lettura di una immagine urbana moderna", in L'uomo e le miniere in Sardegna, a cura di T.K. Kirova, Cagliari, Edizioni della Torre, 1993, pp. 127-130;
F. Masala, Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del '900, collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 2001, sch. 32. [1]