L'ex mattatoio sorge all'incrocio tra via San Lucifero e via Sidney Sonnino e ospita oggi il Centro Comunale d'Arte e Cultura Exmà.
Il contesto ambientale
Il mattatoio è compreso nel quartiere storico di Villanova.
Descrizione
La costruzione del mattatoio di Cagliari risale a metà dell'Ottocento. Fu progettato intorno al 1845 dal capitano Domenico Barbino. Il repertorio neogotico è presente nelle aperture ad arco acuto, negli archi ciechi decorativi, nelle torrette "medioevali".
Il progetto originario prevedeva un caseggiato al centro di un vasto piazzale e quattro edifici minori agli angoli del recinto; un'enorme cisterna, situata nello spazio aperto, assicurava l'approvvigionamento idrico per le attività mattatoie. Il complesso si estendeva su una superficie più ampia, ridotta a causa dei lavori di ampliamento della via Sonnino effettuati negli anni trenta del Novecento. In quell'occasione furono demoliti gli ambienti angolari addossati alla cinta muraria, speculari a quelli ancora visibili sulla via San Gregorio Magno. L'ingresso principale era in via San Lucifero, costituito da un ampio portale, decorato da una protome bovina al centro, e da due di montone ai lati, tutte in marmo. Il mattatoio fu attivo dal 1966, data in cui fu completato il nuovo edificio in via Po.
Storia degli studi
Una rassegna degli studi si trova nella bibliografia relativa alla scheda nel volume della "Storia dell'arte in Sardegna" sull'architettura sei-ottocentesca (1992).
Bibliografia
F. Masala, "Il quartiere e la sua storia", in [i]Cagliari. Quartieri storici. Villanova[/i], Cinisello Balsamo, A. Pizzi, 1991, pp. 23-106;
M. Pintus, "Architetture", in [i]Cagliari. Quartieri storici. Villanova[/i], Cinisello Balsamo, A. Pizzi, 1991, pp. 107-168;
S. Naitza, [i]Architettura dal tardo '600 al classicismo purista[/i], collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 1992, sch. 92. [1]