La Costa Smeralda si stende lungo il versante E della Sardegna, a N di Olbia.
Il contesto ambientale
Porto Cervo è il principale insediamento del Consorzio Costa Smeralda, nato nel 1962, che ha profondamente trasformato una zona della Gallura fino allora scarsamente popolata. I diversi insediamenti furono realizzati in funzione esclusivamente turistica mediante la progettazione e la realizzazione di un sistema definito e autosufficiente ai bisogni degli ospiti.
La passeggiata e la piazzetta sono i punti nodali dell'insediamento e presentano uno sviluppo sinuoso che si ripete nelle ville circostanti. Le costruzioni sono inserite nella natura e caratterizzate da pareti esterne lasciate a rustico, angoli volutamente non regolari, intonaci impastati con granito macinato e pigmenti naturali, legname non finito, secondo le regole di un'architettura solo apparentemente ''spontanea'', basata anche sulla funzione decorativa di archi di pilastri irregolari.
Descrizione
Tra gli edifici più rappresentativi di Porto Cervo è l'hotel Cala di Volpe, completato nel 1963, su progetto di Jacques Couëlle. Collocato in un'insenatura protetta, l'edificio si caratterizza per quello che poi fu chiamato stile ''mediterraneo'' ed ha stanze e appartamenti con terrazza sul mare, senza che l'ospite sia però visibile da nessun punto. Alcuni particolari come le vetrate colorate, le ceramiche, la pavimentazione ricercata, l'arredo d'antiquariato suggeriscono un ambiente estremamente raffinato.
Storia degli studi
Una rassegna degli studi si trova nella bibliografia relativa alla scheda nel volume della ''Storia dell'arte in Sardegna'' sull'architettura otto-novecentesca (2001).
Bibliografia
F. Masala,[i] Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del '900[/i], collana ''Storia dell'arte in Sardegna'', Nuoro, Ilisso, 2001, sch. 166. [1]