Si lascia la SS 131 svoltando per la SP 62 e dopo un km si arriva al paese di Sardara.
Il contesto ambientale
La casa del Balilla è situata lungo la strada nazionale e rivela la massima cura e la grande importanza data alle sedi istituzionali del regime fascista.
Descrizione
L'edificio è stato realizzato su progetto dell'architetto Salvatore Rattu, risalente al 1937, e svetta con la sua torre dai volumi netti e squadrati, che si affianca ad un corpo laterale su due piani, più lungo rispetto alla facciata principale. Questa ha un portico a due archi ed è sottolineata da aperture, oggi parzialmente chiuse. Si tratta quindi di una costruzione che ha linee semplici ed essenziali, oltre che efficaci e funzionali, secondo i principi dell'architettura del Razionalismo.
Sul retro è visibile un ampio spazio, un tempo riservato agli esercizi ginnici dei giovani fascisti.
Dopo la seconda guerra mondiale divenne successivamente scuola media, archivio e deposito comunale, per versare oggi in stato di deplorevole semiabbandono.
Storia degli studi
Una rassegna degli studi si trova nella bibliografia relativa alla scheda nel volume della "Storia dell'arte in Sardegna" sull'architettura otto-novecentesca (2001).
Bibliografia
"Casa del Balilla a Sardara", in [i]L'architettura italiana[/i], 1938, 4, p. 136;
F. Masala, [i]Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del '900[/i], collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 2001, sch. 74 [1].