A Sanluri si lascia la SS 131 e si svolta all'incrocio con la SP 52 per Villanovaforru. All'incrocio successivo, alla fine della provinciale, si svolta a d. e si prosegue sino al centro del paese, dove è situato il complesso.
Il contesto ambientale
Il sito archeologico si trova sul pendio di un rilievo marnoso-miocenico della Marmilla, regione della Sardegna centro-meridionale. È situato a circa 1 Km a SE del complesso nuragico di Genna Maria.
Descrizione
L'insediamento è costituito da capanne costruite con muri di pietra a secco, originariamente coperte con legno e frasche, simili a quelle del complesso di Genna Maria. Confermano la massiccia frequentazione di queste aree fertili, particolarmente idonee alla coltivazione del grano.
Il villaggio risale al IX-VIII sec. a.C., ma mostra ulteriori fasi di frequentazione di età fenicio-punica e romana.
Sono state inoltre visibili le strutture residue di una costruzione megalitica, presumibilmente un nuraghe complesso, ed un tratto di muraglia rettilinea all'interno della quale sono comprese capanne della prima età del Ferro (IX-VIII sec. a.C.). Ulteriori strutture in tecnica megalitica sono associate a materiali ceramici databili all'età del Bronzo finale (XII-IX sec. a.C.).
Storia degli scavi
L'area archeologica fu individuata nel 1982 a seguito di scavi operati per la costruzione di un'abitazione privata. Gli scavi furono curati nel 1984-85 da Enrico Atzeni e Ubaldo Badas, nel 1994-95 da Carmen Locci.
Bibliografia
U. Badas, "Villanovaforru (CA). Complesso nuragico Pinn' e Maiolu (F. 6, mapp. 472, 718)", in [i]Archeometallurgia in Sardegna[/i], Cagliari, CUEC, 2004, pp. 249-50;
M.C. Locci, [i]Persistenze fenicio-puniche nel villaggio nuragico Pinn' e Maiolu[/i], Villanovaforru (CA), 2006, in corso di stampa.