La torre sorvegliava la spiaggia sottostante e l'area del Lazzaretto, per segnalare eventuali incursioni verso le saline. Era inoltre in contatto visivo con le vicine torri di Calamosca, Cala Fighera, Sant'Elia e le fortificazioni di Cagliari.
La torre, destinata soltanto alla funzione di avvistamento, era definita "torrezilla". Come le altre torri del cagliaritano, l'alloggio interno presentava un'unica apertura che corrispondeva all'ingresso.
La denominazione della torre variò nei secoli. Il nome attuale "del Prezzemolo" o "de su Perdusemini" o "Petro Semolo" è preso in prestito dalla torre di Cala Fighera.
La torre del Prezzemolo è una costruzione dalla classica forma troncoconica ma di dimensioni ridotte.
Tra le torri costiere è quella più piccola a causa della ristrettezza del sito dove fu edificata, uno spuntone roccioso con accesso da un'unica direzione, a ridosso della caletta sottostante.
La torre si trova poco fuori dal borgo di Sant'Elia. Vi si giunge in auto seguendo la strada sterrata. Oppure si percorre il viale Calamosca per poi dirigersi a piedi in direzione della torre.