Si lascia la SS 131 Carlo Felice allo svincolo del km 135 e, all'incrocio, si svolta per Borore sulla SP 33 Borore-Ottana; appena superato il bivio per Borore si prende la SP 66 per Sedilo e si svolta a destra, in direzione di Borore. Percorsi circa 300 metri si incontra, a sinistra, l'ingresso di una stradina asfaltata che conduce, dopo circa 200 metri, davanti al terreno ove sorge la tomba.
Il contesto ambientale
La sepoltura è situata in territorio di Borore, nella regione del Marghine, nella Sardegna centro-settentrionale.
Descrizione
Definita dal Pinza "il prospetto del più bel sepolcro di giganti che si conosce in Sardegna", la sepoltura conserva oggi soltanto la stele centinata e le ali dell'esedra.
La documentazione grafica pubblicata dal Mackenzie, tuttavia, consente di ricostruire almeno le dimensioni della sepoltura, che era composta da un lungo corpo tombale (m 11,50) con vano funerario (lungh. m 9,00; largh. m 1,00) e da un'ampia esedra (corda m 10/11; freccia m 5,40).
L'esedra è realizzata con massi di basalto disposti su filari regolari. Al centro svetta la stele monolitica (alt. m 3,65), scolpita con estrema cura, di forma quasi ellittica, con la tipica cornice a rilievo piatto (largh. m 0,27/25; spess. m 0,15) che si interrompe nella parte inferiore dove si fonde con la parte inferiore del monolito.
Il prospetto è suddiviso in tre parti: la base, liscia e più spessa (largh. m 1,50/1,83; alt. m 0,88; spess. m 0,48), che conserva al centro il portello quadrangolare con angoli superiori arrotondati (largh. m 0,49; alt. m 0,58; spess. m 0,48); il riquadro mediano trapezoidale (largh. m 1,38/1,35; alt. m 1,04) e la lunetta superiore (largh. m 1,37; alt. m 1,21) separati dal listello trasversale (lungh. m 1,38/1,36; largh. m 0,22/0,23; spess. m 0,14/0,17).
Lo spessore della stele decresce gradualmente verso l'estremità superiore (da m 0,48 a m 0,37) mentre la superficie posteriore, spianata con cura, mostra un'accentuata convessità a m 2,80 di altezza.
La tomba può essere datata al Bronzo medio.