Il monumento naturale di Perda Longa,si trova incastonato nella costa a falesie di Baunei, a nord di Santa Maria Navarrese. Il suo nome originario, dato dalla sua particolare forma aguzza, era Guglia, Aguglia o Augliastra (termine che avrebbe dato il nome anche alla regione storica dell’Ogliastra). Perda Longa è un pinnacolo aguzzo alto 128 m che precipita sul mare, leggermente staccato dal bastione calcareo retrostante. Alle sue spalle si ergono le cime dei monti Agennas (711 m), Girabili (757 m) e Ginnircu (811 m). Per la sua incontaminata condizione naturalistica, questa zona è diventata il simbolo della Sardegna selvaggia.
È raggiungibile percorrendo la strada di 4 km che si diparte dalla SS 125 nel tratto S. Maria Navarrese e Baunei.
Ai piedi della Perda in un piazzale servito da bar-ristorante e da un parcheggio, dal quale una gradinata scende sulla battigia. È in costruzione nei pressi un punto-sosta per ippoturismo, con annessi locali coperti.
Pedra Longa si trova nella omonima località e nel comune di Baunei. Si presenta con un fondo di scogliera. Le sue acque sono particolarmente cristalline. Il suo nome è legato per la presenza nelle sue acque dell'Agugliastra, una sorta di piramide calcarea, alta fino a 130 metri sul livello del mare. La località: pedra longa significa 'pietra alta'.
La spiaggia raggiungibile percorrendo la SS panoramica 125: dopo Baunei verso Tortolì sulla sinistra si incrocia una strada asfaltata con l'indicazione per la discesa alla spiaggia.
La spiaggia dispone di ampio parcheggio, bar e punto di ristoro; è particolarmente amata da quanti praticano la pesca subacquea o semplicemente desiderano immergersi nelle sue acque per ammirare i suggestivi fondali.
Il monumento naturale del Golgo di Baunei, detto anche Su Sterru, in sardo "voragine", si trova sull'altopiano omonimo a circa 400 metri sul livello del mare. È una gola di origine carsica, una delle grotte più profonde in Sardegna e sicuramente fra le più singolari in Europa. Raggiunge un'altezza di 270 con una sezione orizzontale ellittica che raggiunge i 25 di diametro nel tratto centrale. La voragine ospita un'interessante fauna che annovera un anfibio chiamato geotritone sardo, il ragno Porrohomma e i crostacei terrestri del genere Trischoniscus.
L’altopiano si raggiunge percorrendo la strada che porta alla chiesetta di San Pietro del Golgo: parte dal bivio di fronte alla chiesa parrocchiale di Baunei. Dopo 5 si arriva ad un bivio, si prosegue dritti per 2 e si incontra una deviazione a destra, imboccata la quale si raggiunge Su Sterru.
Nelle vicinanze del sito naturalistico si trova un parcheggio custodito. È presente un servizio di ristorazione.
La spiaggia di Porto Cuau è una incantevole caletta difficilmente raggiungibile, come anticipa lo stesso nome: cuau significa infatti 'nascosto'; si presenta con un fondo di scogli ed è circondata da alte pareti di roccia punteggiate dalla tipica vegetazione della macchia mediterranea. Le sue acque sono trasparentissime, la spiaggia è poco frequentata ed amata da quanti praticano la pesca subacquea o semplicemente desiderano immergersi nelle sue acque.
Porto Cuau si trova all'interno del Golfo di Orosei, nella località di Porto Cuau e nel comune di Baunei, ed è raggiungibile solo dal mare: la meta ideale per quanti amano le vacanze a bordo di imbarcazioni da diporto o quanti desiderano fare un'escursione a bordo dei battelli in partenza da Calagonone, Arbatax e Santa Maria Navarrese. Non può certo escludersi l'arrivo alla caletta attraverso un percorso trekking che include però notevoli difficoltà di svolgimento.
Cala Goloritzè è una piccola insenatura situata a nord di Capo di Monte Santo, nella parte meridionale del Golfo di Orosei. La costa è cesellata dagli effetti del calcare biancastro che si rastrema nella punta del promontorio in cui si apre un arco di roccia. Fra i massi emerge una guglia di forma piramidale, un vero e proprio monumento naturale chiamata “aguglia a tramontana” per distinguerla dalla vicina Perda Longa di Baunei. Si eleva per 100 m di altezza relativa ed è una scultura naturale data dall’erosione di uno sperone di roccia modellato dalle acque e dal vento. Alle spalle del monumento naturale si trova una piccola foresta ambientata in un’area protetta e isolata, dove il microclima favorevole ha prodotto un bosco misto di corbezzoli, lecci, ornielli, terebinti e carpini neri.
Il più vicino centro abitato è Baunei, a circa 9 km. Via mare l’accesso avviene più facilmente e comunemente dal porto di S. Maria Navarrese ma il sito si può raggiungere anche da Cala Gonone. Via terra si giunge alla riva del mare seguendo la Còdula, lungo un sentiero di circa 3 km che parte dall’altopiano del Golgo.
La Guglia è meta di arrampicatori, che ne apprezzano la qualità della roccia. Questo è uno dei punti più frequentati, in aggiunta alle numerose pareti adatte a questo sport, presenti nelle altre còdule vicine. L’escursionismo nautico costituisce una risorsa per i pescatori locali, che provvedono al trasporto dei visitatori.
Si tratta di una delle più belle calette di tutto il Mediterraneo, divenuta monumento nazionale e celebrata sopratutto in virtù del color turchese delle sue acque, dovuto allo sgorgare di alcune sorgenti sottomarine e alla bellezza di alcune rocce di marmo levigate dal tempo. La spiaggetta è cosparsa di piccoli sassolini bianchi e viene resa ancora più particolare da un arco proteso verso il mare e dalla imponente guglia di Punta Goloritzé, meta obbligata per tutti gli arrampicatori. La spiaggia di Cala Goloritzé è sormontata da una grandiosa guglia calcarea, il monte Caroddi, la cui scalata è assolutamente da provare dagli appassionati di freeclimb. Si presenta con un fondo di sabbia bianca molto grossa e sassi. La spiaggia è caratterizzata da un basso fondale che rende agevole il gioco dei bambini. Il paesaggio, già di per sé meraviglioso per l'unione dell'azzurro del mare e il verde della vegetazione circostante, è ulteriormente arricchito dalla presenza del falco della regina, specie molto rara che ha scelto questa zona per nidificare.
Cala Goloritzé è raggiungibile attraverso due percorsi: uno via terra, l'altro via mare. Via terra è possibile effettuare un percorso di trekking dopo aver lasciato in sosta l'automobile nel parcheggio di Su Porteddu. Da qui si originano sentieri che portano fino a Cala Luna e proseguono fino a Cala Goloritzè. Il percorso, attraverso il Supramonte di Baunei, dura circa un'ora in discesa (e un'ora e mezza in salita), è abbastanza semplice ed è percorribile da chiunque sia abituato a camminare. Raggiungere il sito via mare è possibile utlizzando, superate le boe di delimitazione poste a 300 metri dalla battigia, esclusivamente imbarcazioni sprovviste di motore. Esso è meta ideale per quanti amano le vacanze a bordo di imbarcazioni da diporto o per coloro che desiderano fare un'escursione a bordo di battelli in partenza da Calagonone e da Santa Maria Navarrese.
Cala dei Gabbiani si apre sul Golfo di Orosei, nella località di Punta Ispuligi. Le sue acque sono di un azzurro cangiante per i giochi di luce creati dal sole riflesso sul fondale di sassi. Candidi scogli bianchi emergono dall'acqua cristallina creando un affascinante spettacolo naturale. La cala è una sezione della più ampia spiaggia di Cala Mariolu, caratterizzata da un paesaggio di alto impatto scenografico fatto di pareti rocciose punteggiate dal verde. Il basso fondale permette ai bambini di giocare senza pericoli.
Cala dei Gabbiani è raggiungibile solo via mare con imbarcazioni private o con uno dei natanti che quotidianamente offrono un servizio di trasporto alle spiagge del Golfo di Orosei dai porti di Cala Gonone, Arbatax e S. Maria Navarrese. Questo luogo raggiungere anche percorrendo un difficile sentiero di trekking, consigliato solo ai più esperti.
La spiaggia di Cala Mariolu si apre nel Golfo di Orosei, nella località di Punta Ispuligi. Il nome è legato alla foca monaca, apostrofata dai pescatori “mariolu” (ladra) in quanto prelevava il pescato dalle reti. Le acque sono limpide, la sabbia è mista a sassolini tondi di colore rosa. La zona è ricca di grotte, una delle quali si apre proprio sulla cala, mentre poco distante si trova la Grotta del Fico, raggiungibile grazie alle imbarcazioni in partenza dai porticcioli di Arbatax, Cala Gonone e S. Maria Navarrese. La spiaggia è caratterizzata da un basso fondale che rende privo di pericoli il gioco dei bambini. È sempre affollatissima per l'incantevole bellezza dello scenario naturalistico e dei fondali, che attraggono quanti desiderano immergersi nelle sue acque.
Cala Mariolu è raggiungibile dal mare con imbarcazioni private o con uno dei natanti che quotidianamente offrono un servizio di trasporto alle spiagge del Golfo di Orosei dai porti di Cala Gonone, Arbatax e S. Maria Navarrese. La spiaggia è raggiungibile anche via terra attraverso un percorso di trekking, che può però essere affrontato solo da escursionisti veramente esperti.
Da Tortolì si percorre a N della città la SS 125, attraversando Lotzorai. Dopo circa km 7 si svolta a s. sulla SP 55, direttamente a Triei. Percorsi circa km 6, si incontra sulla s. la strada comunale che porta alle sorgenti di Osono e Bau Nuraxi; si percorrono km 4,2, sino alla fine del tratto asfaltato e si prosegue – dopo aver oltrepassato il nuraghe Bau Nuraxi – per altri km 3 circa. Si lascia la macchina nel piazzale della sorgente di Osono e si imbocca a s. una stradina sterrata che si diparte per poche centinaia di metri prima di giungere allo spiazzo delle sorgenti; la tomba è ben visibile su una modesta altura.
Il contesto ambientale
Il monumento sorge nel nord dell'Ogliastra, nella valle di Osono, circondata da colline e dominante a S/SE la piana di Ardali, fino la mare di Arbatax.
Descrizione
La sepoltura, per le sue caratteristiche singolari, rappresenta uno dei monumenti più interessanti dell'Ogliastra.
Orientata a S/SE, sorge su un terreno in leggero pendio; per recuperare il piano orizzontale della camera è stato edificato un tumulo - realizzato con blocchi di granito e scisto locali e di calcare bianco - che presenta il lato s. gradonato, a causa del maggiore dislivello. Anche l'esedra si presenta in leggera pendenza verso l'esterno.
Alla sepoltura (lungh. m 22,65; largh. max. del tumulo m 16,50) si accede mediante un ingresso architravato che introduce nel vano funerario (lungh. m 10,25).
La camera funeraria è costruita con blocchi di granito disposti su filari irregolari aggettanti. La copertura è a piattabanda, di essa permangono in opera sette grandi lastroni.
L'emiciclo dell'esedra (arco m 19,10), che presenta sul retro strutture murarie di sostegno del tumulo, è realizzato con grandi ortostati di granito, i monoliti si presentano oggi abbattuti o spezzati.
I materiali rinvenuti nel corso dello scavo consentono di datare le fasi di utilizzo della sepoltura al Bronzo medio, recente e finale; è documentata anche una fase di del III secolo d.C.
A 2 km di distanza dalla tomba sorge il nuraghe Bau Nuraxi.
Storia degli scavi
La tomba è stata scavata nel 1989-90 da Mario Sanges.
Bibliografia
M. Sanges, "Il complesso nuragico Bau Nuraxi", in Settimana dei beni culturali: 10 anni di attivita nel territorio della provincia di Nuoro, Nuoro, Soprintendenza Archeologica per le provincie di Sassari e Nuoro, Ufficio operativo di Nuoro, 1985, p. 89 ss;
M. Sanges, "Tomba di giganti di Osono", in Archeologia e territorio, Nuoro, Ilisso, 1990, pp. 169-172.
C. Nieddu, "Tomba di giganti di Osono", in C. Nieddu (a cura di) Siti archeologici d'Ogliastra, Tortolì 2006, pp. 56-57.
Il Supramonte è un complesso montuoso caratterizzato da altopiani carbonatici e doline. Con un'estensione pari a circa 35.000 ettari, comprende anche l'ampia fascia costiera del golfo di Orosei e ricade negli ambiti territoriali dei comuni di Oliena, Orgosolo, Urzulei, Dorgali e Baunei. Enormi bastioni rocciosi caratterizzano il paesaggio, alternati a profondi canyon e picchi rocciosi che si stagliano verso il cielo. Il Supramonte, per convenzione, viene suddiviso in base ai territori dei comuni in cui ricade. Il Supramonte di Urzulei costituisce la parte più selvaggia di tutta la catena montuosa. L'acqua che con la sua forza si incunea tra le montagne offre panorami suggestivi e contribuisce a rendere il territorio ricco di una alta macchia verdeggiante con arbusti cespugliosi e rari ginepri. La fauna è ricca di mufloni, cinghiali, martore e ghiri. Meta ambita dagli escursionisti in questa parte del Supramonte è la Codula di Luna: priva di salti eccessivi, scende dolcemente verso ampie pareti che ospitano coloratissimi oleandri. Il sottosuolo è ricco di grotte. La più conosciuta è quella di Su Palu, lunga oltre 35 km, che costituisce una delle maggiori estensioni ipogee d'Europa.
Urzulei è raggiungibile dalla SS 125, Orientale Sarda, che costeggia tutta la parte orientale dell'Isola fino a giungere al nord Sardegna.