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Tomba di giganti Li Mizzani

Tomba di giganti Li Mizzani

Palau, Tomba di giganti di Li Mizzani

Da Olbia si prende, in prossimità del porto marittimo Isola Bianca, la SS 125 in direzione di Santa Teresa Gallura. Si attraversa Arzachena e si prosegue sino all'incrocio con Palau ma, anziché svoltare per la SP 123, si svolta a s. immettendosi sulla SS 133 per Santa Teresa. Giunti all'altezza di un ristorante, si svolta a sinistra in una stradina asfaltata da percorrere sino ad incontrare un bivio da imboccare a s. Si procede per circa km 4,5 sino a raggiungere uno spiazzo dove si gira a d. seguendo le indicazioni per la tomba. Si lascia l'auto poco più avanti in uno spiazzo e si prosegue a piedi oltrepassando un cancello di legno. La tomba si trova a pochi metri dal cancello a s. del sentiero, all'interno di un recinto di pali di legno.

Il contesto ambientale
Il monumento sorge su un breve pianoro dominato dalle alture del Monte Cau, a pochi km dal mare, nella Gallura settentrionale.

Descrizione
La tomba, di piccole dimensioni, è costruita con tecnica a filari.
Il corpo tombale, rivolto ad E (lungh. m 7,25), contiene un corridoio funebre rettangolare (lungh. m 6,10; largh. m 0,90/1,00; alt. m 0,65) chiuso sul fondo da un'unica lastra di testata sagomata ad arco (largh. m 1,02; alt. m 0,95).
L'esedra si conserva solo in parte (corda m 12,76; freccia m 3,75): l'emiciclo è delimitato da lastre ortostatiche di dimensioni ridotte, alla base delle quali si sviluppa un basso bancone-sedile (largh. m 0,35; alt. m 0,25), anch'esso incompleto, destinato ad accogliere le offerte.
Il paramento murario posteriore dell'esedra si raccorda senza soluzione di continuità col corpo tombale.
Al centro dell'esedra si trova la stele monolitica (largh. m 1,55; alt. m 2,80; spess. m 0,25), di dimensioni ridotte rispetto agli esempi documentati in altre tombe galluresi e priva dello spartito centinato.
Il monolito poggia, privo di fondazioni, da un lato su una pietra piatta e dall'altro direttamente sul terreno. Il portello d'ingresso, semicircolare (largh. m 0,55; alt. m 0,66), presenta un elemento insolito, dovuto probabilmente ad un errore dei costruttori: l'accurata smussatura del profilo perimetrale della faccia interna; tale lavorazione è invece di norma riservata alla faccia esterna.
I materiali frammentari che provennero dal lato d. dell'esedra (tegami, olle, vasi con cordoni plastici applicati, tazze carenate) risalgono al Bronzo recente.

Storia degli scavi
Fu scavato nel 1966 da Editta Castaldi. Lo scavo interessò quanto restava della struttura dopo la sua demolizione, avvenuta nel 1918 per riutilizzare il materiale litico nella costruzione del vicino stazzo di Li Mizzani.

Bibliografia
E. Castaldi, "Tombe di giganti nel sassarese", in [i]Origini[/i], III, 1969, pp. 26-30, 52-53;
G. Lilliu, [i]La civiltà dei Sardi dal paleolitico all'età dei nuraghi[/i], Torino, Nuova ERI, 1988, p. 332;
E. Castaldi, "Tomba di giganti di Li Mizzani-Palau (SS)", in [i]Archeologia e territorio[/i], Nuoro, Ilisso, 1990, pp. 22-23.

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