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Tomba di giganti di Saiacciu

Tomba di giganti di Saiacciu

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Uscire da Palau e prendere la SS 133 in direzione di Santa Teresa Gallura. Percorsi pochi chilometri si arriva ad un ristorante in corrispondenza del quale si svolta a sinistra in una stradina asfaltata. Al primo bivio svoltare a destra, seguendo le indicazioni per la chiesa di San Giorgio. Proseguire su questa strada superando il cancello del terreno entro cui si trova la chiesetta, una casa successiva e un paio di curve (la prima a destra, la seconda a sinistra) dopo le quali si incontra sulla destra un muretto a secco con una scaletta di legno, superata la quale si arriva così alla tomba di giganti.

Il contesto ambientale
L'area archeologica è situata in località "Stazzo S'Ajacciu", su un breve terrazzo granitico, nel pendio orientale di una collina prospiciente il corso del fiume Liscia, nella Gallura costiera.

Descrizione
Il complesso comprende una tomba di giganti, un circolo megalitico con due menhir, ed un edificio rettangolare.
La sepoltura appartiene alla tipologia delle sepolture a filari con concio "a dentelli".
Il monumento conserva ancora in parte le ali dell'esedra, mentre quasi niente rimane della camera, già demolita in età bizantina - per costruire un edificio a pianta rettangolare nelle vicinanze - e smantella in anni recenti da mezzi meccanici. L'emiciclo dell'esedra (arco m 20,00; alt. m 1,50) - orientato a sud-est - è realizzato con blocchi di granito rettangolari di medie e grandi dimensioni, posti in opera su filari regolari: i massi del secondo filare rientrano di m 0,30 rispetto ai sottostanti, delimitando un bancone-sedile. L'ingresso del vano funerario si apre quasi al centro dell'esedra. Nell'area antistante le ali dell'emiciclo si trova un concio con fregio "a dentelli": il blocco tronco-piramidale (lungh. m 1,55; alt. m 0,90; spess. m 0,50) - ben rifinito - conserva nella superficie superiore tre incavi. La presenza, nell'area dell'emiciclo, di due pozzetti votivi scavati nella roccia, ed il rinvenimento all'interno di essi di numerosi frammenti ceramici, attestano la funzione sacra di questa parte del monumento.
La sepoltura è databile al 1400-900 a.C.

Presso la tomba sono presenti un menhir e un circolo megalitico, che testimoniano la frequentazione del sito in una fase precedente.
Il circolo, conservato per metà del suo sviluppo (diam. m 4,60; spess. m 0,45), è costruito con lastre di granito conficcate a coltello e disposte su due allineamenti paralleli e curvilinei. Due menhir giacciono ad est del circolo.
Poco a nord-est dell'esedra della tomba, si trovano i resti di un edificio di pianta rettangolare (lungh. m 6,00; alt. m 0,30) con paramento a doppio filare di lastre ortostatiche; sull'angolo della costruzione è stata edificata una struttura anch'essa rettangolare (lungh. m 11; largh. m 4,20; alt. m 0,45) realizzata con pietre dal profilo esterno ben lavorato.

Storia degli scavi
La tomba fu scavata negli anni '80 del Novecento, ad opera della Soprintendenza Archeologica per le province di Sassari e Nuoro.

Bibliografia
A. Antona, "S'Aiacciu d'Ingiò (Palau, Prov. di Sassari)", in [i]Rivista di scienze preistoriche[/i], XL, 1-2, 1985-1986, p. 430;
M. Solinas, "Palau. Tomba di giganti di S'Ajacciu", in [i]Archeologia del territorio. Territorio dell'archeologia: un sistema informativo territoriale orientato sull'archeologia della regione ambientale Gallura[/i], a cura di R. Caprara, A. Luciano, G. Maciocco, Sassari, Carlo Delfino, 1996, pp. 655-656;
M. Solinas, "Palau (Sassari). Località Monte Sajacciu", in [i]Bollettino di archeologia[/i], 43-45, 1997, pp. 91-92.

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