Lingue

Inizia qui il tuo viaggio

Inserisci il nome del porto o la località da cui desideri partire per pianificare il tuo viaggio

Accesso utente

Or log in with...

Tortolì

Tortolì

Tortolì, vista panoramica del centro abitato

Situata nel cuore dell'Ogliastra, Tortolì sorge in una vasta pianura che si protende verso il mare. Tortolì condivide con Lanusei il ruolo di capoluogo della provincia dell'Ogliastra. L'interesse per il territorio è dato sia dalle numerose testimonianze storico-artistiche sia dalle meraviglie naturalistiche che caratterizzano in particolare le sue coste. L'origine del nome è di tradizione incerta, una delle tante ipotesi è quella che traduce il toponimo come "Paese delle Tortore", mentre secondo un'altra ipotesi il nome deriverebbe da Ilio, perché fondata dai Troiani in fuga; i pisani chiamavano poi il paese "Tortohelie". Numerosi ritrovamenti testimoniano una precoce antropizzazione dell'area a partire dal 3000 a.C. e continuata nelle epoche successive. Intorno al X secolo, poi, a causa delle continue invasioni saracene la popolazione si trasferì nell'interno nella posizione attuale, in modo che il paese non fosse più visibile dal mare. Nell'Ottocento Tortolì ha assunto l'odierna conformazione urbanistica coi suoi bei palazzi, che aveva come punto focale la piazza centrale intorno alla quale si disponevano le botteghe dei mercanti e dei tavernai.
 
Il maggiore pregio della città risiede nelle sue bellezze paesaggistiche, con le sue coste meravigliose e caratteristiche. Le numerose strutture ricettive della zona fanno poi di Tortolì uno dei più importanti centri turistici della costa orientale sarda. Tra le spiagge più belle possiamo ricordare Basaùra, Cea e il Lido di Orrì, con la loro sabbie finissime e bianche. Tra le tante testimonianze storiche che costellano il territorio tortoliese, è consigliato il complesso nuragico di S'Ortali 'e Su Monti, nella piana retrostante la spiaggia di Orrì. Il complesso comprende un nuraghe monotorre con antemurale e annesso villaggio, purtroppo in pessime condizioni, una tomba dei giganti, tre menhir e una seconda cortina muraria. Vanno certamente menzionate come meta di visita anche le torri costiere. Nel Cinquecento, infatti, il paese fu fortificato sulle coste per proteggerlo dalle incursioni moresche: testimoniano questo frammento di storia la Torre di San Michele (XVI secolo) e quella di San Gemiliano (XVI-XVII secolo). Un'antica leggenda vuole che nei pressi di quest'ultima torre si trovasse un cannone, da cui sarebbero partiti tre colpi in direzioni diverse. Nei punti in cui le palle caddero sarebbero poi state edificate tre chiesette campestri: la chiesa di San Gemiliano, quella di San Lussorio e quella di San Salvatore. Per chi amasse la tradizione è possibile visitare, al bivio tra Arbatax e Porto Frailis, l'antica casa cantoniera realizzata in granito nel 1800, che ospita Sa Contonera, una mostra etnografica permanente che espone circa un migliaio di oggetti della tradizione cittadina, tra utensili, pizzi e merletti. Nel 1995 è stato fondato il Museo d'arte contemporanea a cielo aperto "Su logu de s'iscultura", dove la scultura dialoga con la natura in un rapporto diretto tra individuo e opera d'arte. Tortolì è nota anche per la sua tradizione enogastronomia che si aggancia alle sue origini agropastorali. Si tratta quindi di una cucina povera, con ingredienti utilizzati in modo così sapiente da rendere i piatti assolutamente squisiti. Ancora oggi la preparazione di alcuni piatti, come i tradizionali culurgionis, le cui ricette si sono tramandate di generazione in generazione, è considerata quasi un rito. Anche le sagre cittadine sono legate all'origine agropastorale di Tortolì e in quanto tali si mostrano come momenti di ringraziamento per la fecondità delle greggi e l'abbondanza dei raccolti. Le sagre più importanti sono chiamate "is festas de sartu" e sono quelle dedicate a San Lussorio, San Gemiliano e San Salvatore, tutte con lo stesso svolgimento. In genere e festeggiamenti iniziano il venerdì con la vendita all'asta del giogo nel piazzale di Sant'Andrea. Il compratore normalmente è qualcuno che vuole esprimere la propria gratitudine per una grazia ricevuta. Il vincitore dell'asta, con il giogo sulle spalle, sfila in corteo fino alla sua abitazione dove festeggia offrendo un rinfresco. Il giogo verrà utilizzato il giorno dopo per aggiogare i buoi che trasporteranno la statua del santo in processione fino alla chiesetta campestre a lui dedicata, dove si sposta la festa.

Aggiungi a itinerario
add_to_x_block: 

In prossimità

Itinerari

Tortolì, nuraghe S'Ortali 'e Su Monti
Average: 3 (1 voto)
Ilbono, area archeologica di Scerì
Average: 1.7 (3 voti)
Lanusei, Chiesa di Santa Maria Maddalena
No votes yet
Baunei, Pedra Longa
Average: 1 (1 voto)
Dorgali, veduta aerea spiaggia di Cala Luna
Average: 2 (3 voti)
Maestro di Castelsardo, particolare del retablo di Tuili
Average: 1.6 (5 voti)