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tombe di giganti di Selene

tombe di giganti di Selene

Lanusei, sito archeologico di Selene

Da Tortolì si prende la SS 198, si attraversa Ilbono e si prosegue per Lanusei. All'uscita della cittadina, in direzione di Nuoro, si seguono le indicazioni stradali per il "Bosco Selèni". All'incrocio provvisto di apposita segnalazione stradale, si svolta a s. e si prosegue fino ad un ampio spiazzo attrezzato per il parcheggio delle auto.

Il contesto ambientale
L'area archeologica è all'interno di un magnifico bosco di lecci e castagni, sul rilievo granitico di Selene, in Ogliastra, regione della Sardegna centro-orientale.

Descrizione
Il complesso è costituito da un nuraghe con un agglomerato di capanne e da due tombe di giganti. Del nuraghe avanza il basamento.
Le sepolture presentano il canonico schema planimetrico: corpo absidato, corridoio coperto e prospetto architettonico che si apre ad emiciclo (esedra).
Della tomba I, disposta lungo l'asse S-E/N-O, con ingresso a S-E, è chiaramente leggibile il profilo di pianta, delimitato da un filare residuo di blocchi poco o nulla lavorati (m 11,35 x m 7,80 di larghezza). Lo spessore murario varia dai 2 ai 4 metri.
L'esedra, dotata di un bancone-sedile, è costituita da ortostati lavorati nella faccia a vista. L'ingresso al monumento (m 0,57 di larghezza), che si apre al centro dell'esedra, è privo di architrave. Subito dopo l'ingresso è presente un piccolo corridoio destinato a separare l'area rituale da quella sepolcrale. Il corridoio funerario, di pianta rettangolare (m 6,90 x m 0,78-0,95; m 1,10 di altezza residua), è costruito con lastre ortostatiche infisse a coltello, inclinate verso l'interno. L'insieme dei reperti rinvenuti durante lo scavo risale al XV sec. a.C. (fase centrale del Bronzo medio).
La tomba II, situata a circa m 80 a sud della tomba I, si erge su un leggero rilievo roccioso. Del monumento si conservano il profilo di pianta (m 12,30 x m 5,00 ; m 1,20 di altezza media residua) e - sul fianco d. del corpo tombale - i resti del peristalite.
L'esedra è costituita da filari di pietre granitiche con faccia a vista a taglio obliquo. Il corridoio è anch'esso costruito con blocchi di granito finemente lavorati e, dal terzo filare in su, aggettanti verso l'interno.
Lo scavo della zona antistante l'esedra ha restituito un blocco di forma troncopiramidale munito, nella faccia superiore, di tre fori: si tratta del concio che coronava la sommità dell'esedra, dove venivano inseriti tre betilini.
I materiali rinvenuti durante l'indagine archeologica riportano a fasi del Bronzo recente con attardamenti nel Bronzo finale (XIV-XII sec. a.C.).

Area archeologica di Selene

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