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Chiesa di Santa Croce

Chiesa di Santa Croce

Usini, chiesa di Santa Croce

Usini si trova a 10 km circa da Sassari sulla SP 28. La chiesa di Santa Croce è nell'abitato.

Il contesto ambientale
Il territorio di Usini è ricco di documentazione archeologica a partire dall'età preistorica. Conosciuta anche come Santa Maria del Cimitero o Madonna de s'Ena frisca, la chiesa di Santa Maria è retta dalla confraternita di Santa Croce, da cui deriva la denominazione alternativa.

Descrizione
Attestazioni documentarie della "sancta Maria d'Usune" si rintracciano nel "Condaghe di San Pietro di Silki" (XI-XIII secolo), ma non forniscono informazioni sulla data di fabbrica della chiesa, presumibilmente avvenuta in due distinti momenti tra la fine del XIII e il XIV secolo.
Della chiesa romanica in pietra calcarea, ad aula unica con abside a E, rimangono la facciata e parti dei fianchi conclusi da cornice e da una teoria di archetti su peducci. La medesima cornice corre orizzontalmente in facciata, dove delimita il frontone. Gli spioventi sono decorati con una serie di archetti stretti e allungati, a sesto acuto, che si ritrovano anche al di sotto della cornice.
Alla seconda fase edilizia si riferiscono il transetto e le finestre a sesto acuto. Successivamente sono state costruite una serie di cappelle, la sagrestia e la torre campanaria.

Storia degli studi
La vicenda storiografica della chiesa di Santa Croce prende le mosse dalla voce "Usini" (1853) di Vittorio Angius nel "Dizionario" del Casalis. Del 1992 sono l'articolo di Maria Cristina Cannas e la pubblicazione di Gianpiero Sanna; dell'anno successivo è la scheda di Roberto Coroneo nel volume sull'architettura romanica in Sardegna.

Bibliografia
V. Angius, "Usini", in G. Casalis, [i]Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna[/i], XXIII, Torino, G. Maspero, 1853, p. 435;
M.C. Cannas, "Decorazioni scultoree nelle chiese cistercensi della Sardegna", in [i]I Cistercensi in Sardegna. Aspetti e problemi di un Ordine monastico benedettino nella Sardegna medioevale[/i], a cura di G. Spiga, Nuoro, Amministrazione provinciale di Nuoro, 1990, pp. 250-254;
G. Sanna, [i]Usini. Ricostruzione storico-descrittiva di un villaggio del Logudoro[/i], Ozieri, 1992, p. 95, pp. 106-110;
R. Coroneo, [i]Architettura romanica dalla metà del Mille al primo '300[/i], collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 1992, sch. 116;
R. Coroneo, [i]Chiese romaniche della Sardegna. Itinerari turistico-culturali[/i], Cagliari, AV, 2005, p. 27.

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