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Usini

Usini

Usini, chiesa di Santa Croce

Usini si trova tra i territori del Logudoro e della Nurra, circondato da colline coltivate a oliveti, vigneti e carciofaie. L'agricoltura è la più importante attività produttiva. Il paese è famoso per il suo pregiato Vermentino che ha ottenuto anche riconoscimenti internazionali. La sua vicinanza ad Alghero, Platamona, Sorso e Porto Torres, gli permette di godere di importanti flussi turistici. Sono importanti anche le produzioni artigiane del pane cotto nel forno a legna, dei dolci come "Sos Germinos", "Sos Biscottos Tostos" e "Sa Trobeas", e della pasta fresca, "Sos Andarinos", per la quale viene organizzata una sagra a luglio. L'antropizzazione del territorio risale al Neolitico recente, come dimostrano le tombe e i vari ipogei funerari presenti nel territorio. Le chiese di San Giorgio e quella di Santa Croce sono invece testimonianza della dominazione romanico-pisana. Con la conquista aragonese il villaggio cominciò a spopolarsi a causa della perdita di potere dell'abbazia di San Pietro che in passato aveva invece favorito la crescita del piccolo villaggio.
 
Usini è la meta ideale per riscoprire valori, cultura e tradizioni. Nel suo territorio troviamo diverse domus de janas, la cui struttura varia a seconda della natura del terreno, delle esigenze funerarie e di quelle architettoniche, in particolare ricordiamo la necropoli di S'Elighe Entosu, composta da otto domus de janas, di cui alcune molto particolari. Come testimonianze del periodo nuragico si ricordano il Nuraghe monotorre di Monte Unturzu e il Nuraghe 'e Filighe, e i vari ritrovamenti di ceramiche e bronzetti che dimostrano la floridità della civiltà nuragica nel territorio di Usini. Da visitare la chiesa parrocchiale di Santa Maria Bambina, chiamata anche Nostra Signora 'e S'Ena Frisca e Santa Maria di Usune; edificata nel Medioevo, nel corso dei secoli ha subito diverse modifiche. Il suo interno è molto suggestivo, custodisce infatti due belle statue, una del Cristo Morto e una della Madonna, due interessanti dipinti, i Martiri Turritani e una Madonna con Bambino, e uno stupendo altare di legno policromo bianco. Della struttura originaria conserva la facciata e un bel portale architravato. La chiesa di San Giorgio di Oliastreto era la parrocchiale dell'antico villaggio medievale. La struttura originaria risale all'inizio del XII secolo ma ha subito nei secoli diversi restauri.

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