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Palazzo Peretti

Palazzo Peretti

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Partendo dal porto si costeggiano le mura fino alla piazza Porta Terra. Quindi si svolta a d. nella larga via Roma. Il palazzo si trova sulla s., all'angolo con via Barcelloneta.

Il contesto ambientale
L'edificio prospetta sulla strada che era l'accesso principale alla città dall'entroterra, oggi zona pedonale, importante per le sue attività commerciali.

Descrizione
L'edificio venne costruito in forme gotico-catalane verso la fine del XV secolo, per la nobile famiglia dei Guyò i Duran. Nella seconda metà del Settecento venne acquistato dai Peretti, famiglia originaria della Corsica, che ne conserva tuttora la proprietà. Il nobile casato dei Peretti si era distinto in patria per essere stato uno dei più accesi sostenitori dell'indipendenza della Corsica, ma dopo il fallimento delle lotte di liberazione dell'isola si era visto costretto ad abbandonare la patria e a trasferirsi in esilio ad Alghero.Il palazzo è uno dei più imponenti della città per le sue notevoli dimensioni e la sua pianta ad U che gli consente di prospettare su tre strade: la via Roma, la via Barcelloneta e il vicolo Adami, al quale è direttamente collegato tramite un portico voltato a botte, con sottarco e conci squadrati di arenaria. Anche la facciata principale, che si affaccia sulla via Roma, è in conci di arenaria di forma squadrata, mentre il resto dell'edificio è completamente intonacato. Il prospetto principale è il più interessante dei tre. Il piano inferiore, che ospita oggi un'attività commerciale, è inquadrato da tre arcate a doppia ghiera, a sesto ribassato, poggianti su pilastri poligonali con capitelli fitomorfi, purtroppo in pessimo stato di conservazione; sopra il portale ligneo capeggia lo stemma araldico della famiglia Peretti.Sopra le arcate a ghiera si aprono le finestrelle dell'ammezzato e le finestre e i balconi del secondo e del terzo piano; tutte le aperture sono però il risultato di una serie di ristrutturazioni di tempi diversi, l'ultima delle quali, nel 1953, sopraelevò l'edificio di un piano.Dell'aspetto originario della facciata si conservano, oltre alle già citate arcate del piano inferiore, i resti di tre bifore a doppia ghiera impostate su colonnine, che vennero obliterate per far posto alle attuali aperture rettangolari. Per il resto la facciata è liscia e non presenta elementi decorativi di rilievo, fatta eccezione per una piccola rosetta ancora visibile, che sormontava una delle bifore a doppia ghiera. Tutti e tre i prospetti dell'edificio sono coronati da un cornicione aggettante dentellato.

Storia degli studi
Il palazzo è segnalato nelle principali opere sull'architettura algherese.

Bibliografia
A. Ingegno, [i]Il centro storico di Alghero: appunti per una ricerca[/i], Oristano, 1996;
L. Deriu, [i]Alghero: la città antica[/i], Sassari 2000

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