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Complesso di S'Uraki

Complesso di S'Uraki

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Dalla SS 131 svoltare al bivio per Tramatza e San Vero Milis. Il nuraghe si trova subito dopo la periferia di San Vero, dopo circa 1 km, sulla strada per Narbolia, sulla sinistra, in un terreno da cui è possibile entrare tramite un cancelletto.

Il contesto ambientale
Il complesso si isola in una vasta piana campestre.

Descrizione
S'Uraki è un grande nuraghe complesso quasi completamente interrato. Impossibile quindi, almeno allo stato attuale delle ricerche, descriverne la planimetria completa. Tuttavia, recenti campagne di scavo hanno messo in luce e rilevato parte della cinta muraria più esterna che colpisce per l'estensione, più che per l'altezza delle murature superstiti.
Si distinguono chiaramente sette torri, collegate fra loro da cortine murarie rettilinee con un'altezza residua sull'attuale piano di campagna di circa 3 metri. L'antemurale proseguiva poi, verso S, al di sotto della vecchia strada provinciale, dove probabilmente giacciono i resti di almeno altre tre torri. Non è stato messo in luce, almeno sinora, l'ingresso che da queste mura conduceva quasi certamente all'interno di un cortile da cui si poteva accedere alle torri più interne del nuraghe. Il resto della costruzione è completamente interrato e si mostra quasi come una collinetta di circa 5-6 metri di altezza. Nonostante questo, l'imponenza della cinta esterna pone senz'altro il nuraghe S'Uraki tra i più grandi della Sardegna per estensione e complessità. Le indagini per ora non hanno permesso di stabilire una datazione precisa per il complesso nuragico.
Intorno al nuraghe si estendeva un villaggio. Dall'area del nuraghe proviene il famoso torciere bronzeo di tipo cipriota databile tra la fine dell'VIII e l'inizio del VII secolo a.C. Anche in età romana l'area fu frequentata e furono costruiti degli edifici al di sopra dei resti interrati del nuraghe; una strada passava accanto all'antemurale.

Storia degli scavi
Il nuraghe è in corso di scavo.

Bibliografia
G. Lilliu, "D'un candelabro paleosardo del museo di Cagliari", in [i]Studi Sardi[/i], VIII , 1948, pp. 5-42;
G. Tore, "Intorno ad un 'torciere' bronzeo di tipo cipriota da San Vero Milis (S'Uraki) Oristano", in [i]Società e cultura in Sardegna nei periodi orientalizzante ed arcaico (fine 8° sec. a. C.-480 a.C.): rapporti tra Sardegna, fenici, etruschi e greci[/i], Cagliari, 1986;
S. Moscati, "Testimonianze fenicio-puniche ad Oristano", in [i]Atti della Accademia nazionale dei Lincei[/i], 31, 1, Roma, 1988.

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