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Elini

Elini

A metà strada tra l'azzurro mare ogliastrino e le aspre montagne del Gennargentu si trova Elini, il più piccolo paese dell'Ogliastra, disteso su una conca ammantata da antichi ulivi. A protezione dal maestrale, che regna su queste terre, si ergono alte montagne, ai cui piedi sorge il piccolo centro. Il territorio è percorso da tantissime sorgenti d'acqua limpida, che rendono la zona molto fertile e adatta alla coltivazione di piante d'ulivo, vigneti e frutteti, oltre che permettere la crescita di alberi d'alto fusto, come lecci e roveri. Il toponimo di Elini potrebbe derivare dal personale latino Aelinus. Secondo il canonico Flavio Cocco l'origine di questo piccolo borgo sarebbe legata all'odierno Parco del Carmine, dove nell'antichità si sarebbe insediato un presidio militare romano. La stessa venerazione da parte degli Elinesi ad un santo guerriero, San Gavino, sarebbe indice di questa origine militare del luogo: sono, comunque, tutte congetture di cui si deve ancora provare la storicità. Di certo sappiamo che nel Medioevo il paese faceva parte della curatoria dell'Ogliastra nel Giudicato di Cagliari.
 
I primi documenti storici, risalenti al 1316, ci parlano di un paese chiamato Gelui de Montibus de Barbagia, che insieme a Ilbono doveva versare delle imposte al comune di Pisa. Nel 1324 Elini rientra sotto il dominio spagnolo, per essere poi dato come feudo a Berengario Carroz. Il modo migliore per arrivare ad Elini è quello di farlo in treno: accompagnati dal rullio sommesso dello sferragliare sulle rotaie si attraversano paesaggi incantati, immersi in una natura lussureggiante dove tacchi e ulivi secolari regnano sovrani. Arrivati al centro del paese si scende nella vecchia stazione, costruita nell'Ottocento con blocchi di granito e ricordata dal canonico Cocco come "cosa rarissima in Ogliastra". Nel centro storico si può visitare la chiesa parrocchiale dedicata a San Gavino Martire, realizzata nel XX secolo su un impianto precedente cinquecentesco. Nella parte più alta del paese si può godere di un panorama spettacolare e di passeggiate tra lecci secolari e fonti perenni: qui si trova, infatti, il Parco Carmine, meta ogni anno di centinaia di visitatori che vi possono trovare numerosi punti di ristoro e aree attrezzate per i pic-nic.
 
Al suo interno si possono incontrare anche i ruderi di due nuraghi e soprattutto è possibile visitare il bellissimo santuario della Madonna del Monte Carmelo, risalente al XVII secolo ma rimaneggiata recentemente. Proprio a questa Madonna è dedicata il 15 luglio la sagra più importante del paese, con festeggiamenti e processioni che si protraggono dal sabato fino al lunedì. Altre feste di un certo rilievo sono quella in onore del patrono San Gavino che si celebra il 18 maggio, la Sagra della castagna il 25 ottobre e con data variabile la Sagra de s'anguli e cibudda.

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