Lingue

Inizia qui il tuo viaggio

Inserisci il nome del porto o la località da cui desideri partire per pianificare il tuo viaggio

Accesso utente

Or log in with...

Tomba di giganti Is Concias

Tomba di giganti Is Concias

Immagine non disponibile

Da Cagliari si percorre la SS 125 per Muravera; al km 20,3, dopo il ponte sul Rio Longu a Piscina Nuxedda, si gira a destra seguendo le indicazioni per la tomba. Dopo 100 metri si svolta a destra, si prosegue per altri 800 metri, quindi si gira nuovamente a destra in una stradina malandata in salita: a questo punto si trova l'ultimo cartello che indica la tomba. Proseguire su questa strada per circa 6 km fino a raggiungere la tomba, visibile sulla destra.

Il contesto ambientale
La tomba si erge ad una quota di 350 m. s.l.m., sui versanti occidentali del monte dei Sette Fratelli, nel Sarrabus.

Descrizione
La tomba di giganti di Is Concias, detta "Sa Domu 'e s'Orku", presenta il classico schema planimetrico, con corpo rettangolare appena rastremato verso il fondo ed ampia esedra a semicerchio. Al centro dell'esedra, costituita da filari di pietre ben lavorati e di grandezza decrescente verso l'alto, si apre l'ingresso di forma trapezoidale; gli stipiti sono costituiti da due blocchi - uno per parte - sormontati un architrave rettangolare privo di finestrella di scarico. Il corridoio funerario, di pianta rettangolare, presenta sul fondo - addossato al lastrone di chiusura - un bancone rettangolare che occupa tutta la larghezza del vano. La muratura è costruita con filari di pietre aggettanti; la sezione del vano, angolare presso l'ingresso, diviene tronco-ogivale nel mezzo e ogivale sul fondo. Il pavimento è costituito dal piano roccioso naturale spianato. Nell'area antistante l'ingresso fu ritrovato, al momento dello scavo, un betilo di granito; questo si trova oggi, raddrizzato, di lato all'ingresso, sulla destra. In prossimità dell'ala O dell'esedra sono emersi tre pozzetti scavati nella roccia e delimitati da cerchi di pietre di diverse dimensioni, sovrapposti e concentrici. La tomba è databile all'Età del Bronzo Medio – Bronzo Recente.

Storia degli scavi
Il monumento fu scavato nel 1962 da Enrico Atzeni. Nel 1987 fu effettuato un intervento di restauro conservativo.

Bibliografia
E. Atzeni, "Il dolmen 'Sa Coveccada' di Mores e la tomba di giganti di 'Sa Domu 'e s'orku di Quartucciu", in [i]Studi Sardi[/i], XX, 1966, pp. 130-151;
L. Usai, "Le testimonianze preistoriche", in [i]Quartucciu. Il suo patrimonio culturale[/i], a cura di P. Corona, Oristano, S'Alvure, 1997, pp. 75-98;
E. Contu, "L'architettura nuragica", in [i]Ichnussa: la Sardegna dalle origini all'età classica[/i], Milano, Scheiwiller, 1981;
G. Lilliu, [i]La civiltà dei Sardi dal paleolitico all'età dei nuraghi[/i], Torino, Nuova ERI, 1988.

Aggiungi a itinerario
add_to_x_block: 

In prossimità

Itinerari

Cagliari, cimitero monumentale di Bonaria
Average: 1 (1 voto)
Dettaglio della facciata
Average: 1.5 (2 voti)
Le collezioni del Museo
Average: 2 (2 voti)
Maestro di Castelsardo, particolare del retablo di Tuili
Average: 1.6 (5 voti)
Turri parrocchia S. Sebastiano
Average: 3 (3 voti)
Lanusei, Chiesa di Santa Maria Maddalena
No votes yet