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Convento dei Cappuccini

Convento dei Cappuccini

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Bosa si raggiunge da Macomer lungo la SS 129 bis, da Alghero attraverso la SP 49 o da Oristano attraverso la SS 292.

Il contesto ambientale
Al convento dei Cappuccini, ormai inglobato dallo sviluppo urbano a N/O rispetto al nucleo insediativo più antico, si può accedere dal corso Garibaldi o dalla via Logudoro.

Descrizione
La sua costruzione, voluta dal vescovo di Bosa Gavino Manca de Cedrelles e dai consiglieri cittadini, risale al 1608. Ne fu posta la prima pietra l'8 dicembre di quell'anno, dando parimenti avvio ai lavori dell'attigua chiesa di Santa Maria degli Angeli, come tramandato da un documento dell'archivio del capitolo della Cattedrale.
L'edificio - dovuto probabilmente alle medesime maestranze bosane o sassaresi chiamate l'anno appresso a Cuglieri dal medesimo vescovo per costruirvi un altro cenobio cappuccino - si dispone su due livelli, con chiostro centrale cui si accede tramite un vestibolo affiancato alla facciata della chiesa e sopraelevato rispetto all'ampio piazzale prospiciente il complesso conventuale, cui si giunge dall'attuale via Garibaldi salendo una lunga e ampia scalinata.
Il semplice chiostro porticato presenta al centro una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana. La presenza a Bosa dell'Ordine durò per oltre 250 anni, fino al momento in cui, nel 1867, le cosiddette "leggi eversive" dello Stato sabaudo determinarono l'esproprio del convento e della chiesa, compresi i beni mobili in essi contenuti. Dal 1877 vi fu istituito un ricovero di mendicità, più tardi un ospizio e un ricovero per malati di mente.
In tempi recenti il complesso ha subito un pesante restauro generale che ne ha stravolto - anche nei materiali impiegati - l'impianto originario, con la totale perdita del sistema anulare delle celle attorno al patio. Tuttavia l'intervento ne ha consentito il parziale utilizzo da parte dell’istituzione municipale.

Storia degli studi
Notizie sulla chiesa si trovano in diverse pubblicazioni su Bosa.

Bibliografia
G. Mastino, [i]Un vescovo della riforma nella diocesi di Bosa. 1591[/i], Cagliari, Fossataro, 1976;
F. Segni Pulvirenti - A. Sari, [i]Architettura tardogotica e d'influsso rinascimentale[/i], collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 1994;
A.F. Spada, [i]Chiese e feste di Bosa[/i], Sestu, Zonza, 2002;
S. Carboni, "Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Complesso dei "Cappuccini")", in [i]Bosa tra acqua e fuoco[/i], Bosa, Comune di Bosa, 2004;
A. Mastino - G. Cuccu - A. Cuccu, [i]101 saluti da Bosa[/i], Nuoro, Poliedro, 2004.

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