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palazzo delle Poste e Telegrafi

palazzo delle Poste e Telegrafi

Nuoro, palazzo delle Poste e Telegrafi

Dalla SS 131 si giunge al bivio per Nuoro per proseguire, dopo lo svincolo, per circa 4 km fino ad arrivare in città.

Il contesto ambientale
Si trova nel punto di raccordo tra la città antica e l'espansione a monte avvenuta durante gli anni del Fascismo.

Descrizione
Il palazzo delle Poste e Telegrafi è il primo edificio inaugurato dopo l'istituzione della provincia di Nuoro (1927), su progetto di Angiolo Mazzoni, funzionario del ministero delle Comunicazioni e autore di numerosi edifici postali e stazioni in tutta Italia.
La costruzione spicca innanzi tutto per l'aspetto massiccio ed in particolare per il volume della torre, in granito grigio con incastri di vulcanite rossa, collegata al corpo centrale attraverso il portico d'ingresso. Questo è sovrastato da finestre intervallate da rilievi (un tempo fasci littori) e da una fascia decorativa ancora in vulcanite rossa, dove un leone in rilievo si affianca a maschere stilizzate.
Oggi l'edificio manca del lato sinistro, demolito negli anni sessanta per costruire un anonimo edificio, che ha cancellato il cortile che pure presentava alcune delle soluzioni architettoniche più interessanti nel portale e nelle decorazioni.
L'interno rimaneggiato è stato adattato alle esigenze del lavoro di oggi.

Storia degli studi
Una rassegna degli studi si trova nella bibliografia relativa alla scheda nel volume della "Storia dell'arte in Sardegna" sull'architettura otto-novecentesca (2001).

Bibliografia
"Gli uffici delle Poste e Telegrafi in Nuoro", in [i]Architettura e arti decorative[/i], maggio 1929, pp. 409-414;
"Particolari d'architettura contemporanea, Arch. Angiolo Mazzoni – Sede delle Poste e Telegrafi in Nuoro (Sardegna)", in [i]Domus[/i], dicembre 1929, p. 17;
A. Forti, [i]Angiolo Mazzoni. Architetto tra fascismo e libertà[/i], Firenze, Alinea, 1978;
[i]Angiolo Mazzoni (1894-1979). Architetto nell'Italia tra le due guerre[/i], Bologna, 1984, p. 125;
S. Polano, [i]Guida all'architettura italiana del Novecento[/i], Milano, Electa, 1991, p. 562;
F. Masala, "Le città sarde nel Ventennio", in [i]Le città di fondazione in Sardegna[/i], a cura di A. Lino, Cagliari, CUEC, 1998, pp. 192-194;
F. Masala, [i]Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del '900[/i], collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 2001, sch. 84.

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