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tomba di giganti di Pascareddha

tomba di giganti di Pascareddha

Calangianus, tomba di giganti di Pascareddha

Uscire dall'abitato di Tempio e prendere la SS 127 per Calangianus; percorsi circa 5 km, arrivati al bivio per Nuchis, si svolta a destra in una strada a fondo naturale sorpassando la linea ferroviaria. Proseguire seguendo le indicazioni del cartello turistico che si trova lungo la strada e prendere un sentiero a destra per circa 800 m. Oltrepassato il ponticello di legno sul rio Badu Mela, si prosegue per altri 200 m sino a trovare la tomba sulla destra, all'interno di un querceto.

Il contesto ambientale
La sepoltura si trova in un bosco di sughere, alle falde settentrionali del Monte di Deu, nella Gallura interna, nella Sardegna nord-orientale.

Descrizione
La tomba di giganti di Pascareddha è uno dei monumenti più interessanti del territorio di Calangianus. Appartiene alla tipologia delle sepolture a filari con stele centinata.
La sepoltura conserva in parte il corpo tombale, rettangolare e absidato, costruito con blocchi di granito disposti su filari regolari.
Il corridoio funerario, rettangolare (lunghezza m 12,5; larghezza m 0,90; altezza m 0,90), ha le pareti costruite alla base con lastre di granito infisse a coltello; su queste poggiano filari di blocchi in leggero aggetto. Della copertura a piattabanda residuano oggi 12 lastroni trasversali.
L’emiciclo dell'esedra (larghezza m 18,40) è costituito da ortostati – 10 nell'ala s. e 6 in quella d. – di altezza decrescente dal centro verso i lati. Le lastre presentano la superficie a vista ben rifinita.
Al centro dell’esedra era collocata la stele bilitica della quale, oggi, si conserva "in situ" soltanto la parte inferiore (altezza m 2,10). Il lastrone presenta la consueta cornice in rilievo e, al centro, il portello d'ingresso ricurvo. I frammenti della parte superiore centinata sono oggi sparsi intorno alla sepoltura.
La tomba è databile al Bronzo medio, Bronzo recente.

Storia degli scavi
Interventi di scavo e restauro del monumento sono stati condotti nel 1998 da Angela Antona.

Bibliografia
E. Castaldi, "Tombe di giganti nel Sassarese", in [i]Origini[/i], III, Roma, 1969, pp. 105 nota 175, 133;
A. Moravetti, "La tomba e l’ideologia funeraria", in [i]La civiltà nuragica[/i], Milano, Electa, 1985 (1990), p. 121;
A. Moravetti, "Gli insediamenti antichi", in [i]Montagne di Sardegna[/i], a cura di I. Camarda, Sassari, Carlo Delfino, 1993, p. 164, fig. 83 n. 1;
A. Antona, "L’età nuragica", in [i]Tempio e il suo volto[/i], a cura di M. Brigaglia-M. Fresi, Sassari, Carlo Delfino, 1995, p. 46;
S. Bafico, "Calangianus. Tomba di giganti di Pascareddha", in [i]Archeologia del territorio. Territorio dell’Archeologia: un sistema informativo territoriale orientato sull'archeologia della regione ambientale Gallura[/i], a cura di R. Caprara-A. Luciano-G. Maciocco, Sassari, Carlo Delfino, 1996, pp. 264-265;
S. Puggioni, "Dalla Preistoria all’età romana", in [i]Almanacco Gallurese[/i], 2002-03, p. 60.

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