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Chiesa di Santa Maria

Chiesa di Santa Maria

Guspini, chiesa Santa Maria di Malta

Si lascia la SS 131 all'altezza di Sanluri, imboccando la 197 e percorrendola per circa 25 km fino a Guspini, nel cui abitato sorge la chiesa.

Il contesto ambientale
Guspini, nel Medio Campidano, è nota per la vicinanza al bosco Gentilis e alla cava di basalto a colonne verticali, oltre che per la presenza di numerosi siti archeologici. La chiesa di Santa Maria si trova nella parte alta dell'abitato.

Descrizione
Della fabbrica ascrivibile al XII secolo la chiesa conserva soltanto la facciata di forme romaniche. L'aula è stata ricostruita nel XVIII secolo.
Secondo alcuni studiosi sarebbe appartenuta ai Cavalieri dell'Ordine di Malta, attestati a Guspini nel XVI secolo. Ulteriore indizio è dato dall'architrave del portale laterale della facciata, decorato con una croce a otto punte.
L'edificio ha oggi tre navate spartite da arcate che si impostano su pilastri a pianta quadrata, abside semicircolare orientata ad E e copertura lignea. La luce entra all'interno da monofore collocate nella parte alta della navata centrale così come nelle navatelle laterali. Nella zona presbiteriale si conservano una cornice di imposta decorata ed una acquasantiera in pietra vulcanica dove si intravede una epigrafe parzialmente leggibile. La chiesa di Santa Maria di Malta custodisce anche la statua lignea dell'Assunta dormiente.
La facciata dell'edificio si presenta oggi parzialmente risarcita nel suo aspetto originale: al centro si apre il portale sopraccigliato, sormontato da un'ampia finestra e da una serie di archetti che seguono l'andamento degli spioventi. Al di sopra di questi si trovano conci con alloggi per bacini ceramici.

Storia degli studi
La bibliografia essenziale su Guspini e la sua chiesa parte dalla voce "Guspini" di Vittorio Angius, nel "Dizionario" del Casalis (1841), seguita dal contributo di Dionigi Scano (1907) e dallo studio di Felice Cherchi Paba del 1969. Del 1993 è la scheda inserita nel volume di Roberto Coroneo sull'architettura romanica in Sardegna, che però riflette la situazione prima dei restauri, effettuati nel 1997. Successivamente è uscita una monografia dal titolo "Santa Maria in Guspini", con descrizione aggiornata del monumento.

Bibliografia
V. Angius, "Guspini", in G. Casalis, [i]Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna[/i], VIII, Torino, G. Maspero, 1841, pp. 299-308;
D. Scano, [i]Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo[/i], Cagliari-Sassari, Montorsi, 1907, p. 326;
F. Cherchi Paba, [i]Villacidro e Guspini[/i], Sassari, G. Fossataro, 1969;
R. Coroneo, [i]Architettura romanica dalla metà del Mille al primo '300[/i], collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 1993, sch. 166;
[i]Santa Maria in Guspini[/i], Oristano, S'Alvure, 1999;
R. Coroneo, [i]Chiese romaniche della Sardegna. Itinerari turistico-culturali[/i], Cagliari, AV, 2005, p. 83.

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