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Oratorio del Santissimo Crocifisso

Oratorio del Santissimo Crocifisso

Cagliari, Oratorio del Santissimo Crocifisso, interno

Dalla via Garibaldi, attraversato il portico Romero, si percorre via San Domenico fino a trovare, sulla s., la piazza San Giacomo, sulla quale affaccia l'oratorio.

Il contesto ambientale
Attiguo all'oratorio delle Anime del Purgatorio, sorge sul lato più lungo della piazza San Giacomo nel quartiere di Villanova.

Descrizione
L'oratorio venne edificato tra il 1665 e il 1667 sopra una precedente aula costruita in due fasi, nel 1629 e nel 1641-1645, sui ruderi del loggiato cimiteriale attiguo alla chiesa parrocchiale di San Giacomo, dopo che nel 1616 era stata fondata la Confraternita del Santo Cristo, che nello stesso anno fu aggregata da Paolo V a quella cinquecentesca del Santissimo Crocifisso di San Marcello dei Frati Serviti in Roma. Tra il 1667 e il 1682 l'edificio fu adibito esclusivamente a sala di riunione dei confratelli e soltanto nel 1683 si iniziò a celebrarvi la Messa. Nel 1697-1698 venne costruita, attigua al lato destro dell'oratorio, l'abitazione del cappellano. Nel primo quarto del Settecento l'edificio subì rimaneggiamenti resi necessari dalle mutate esigenze del culto, che imposero l'inversione dell'asse liturgico: l'altare andò quindi a occupare l'attuale presbiterio sopraelevato e determinò la costruzione di una nuova sacrestia, collocata lateralmente ad esso. Nel 1705 vennero erette la cantoria e la scalinata di accesso al presbiterio. L'oratorio è stato danneggiato durante i bombardamenti del 1943 prevalentemente in corrispondenza della sacrestia, integralmente ricostruita nel 1954.
L'edificio, a pianta rettangolare, è mononavato e voltato a botte impostata su cornice in forte aggetto; la parete sinistra dell'aula ospita tre nicchie funzionali al deposito dei simulacri; il tetto è coperto da tegole. La facciata, costruita nel 1665-1667, è bipartita da una cornice marcapiano sovrastante un fregio con ornato fitomorfo ad altorilievo concluso lateralmente da leoncini rampanti, due dei quali, affrontati, compaiono anche al centro del motivo decorativo. L'aggettante cornice mistilinea del timpano è raccordata tramite una mensola a un ulteriore coronamento "a lucerna da carabiniere", ossia ad arco doppiamente inflesso, in questo caso desinente in volute; il timpano ospita un'apertura quadrangolare fiancheggiata da rosette litiche. La parte inferiore del prospetto è scandita da quattro lesene concluse da capitelli corinzi che inquadrano due portali dal timpano curvilineo spezzato. La presenza del doppio ingresso, probabilmente determinata da esigenze di culto, compare anche in altri oratori, nonché in chiese binavate espressione del Romanico sardo della prima metà del sec. XII. Due piccole aperture ellittiche sovrastanti due mensole illuminano la cantoria addossata alla controfacciata e contribuiscono ad impreziosire il ricco ornato della facciata.
I membri della Confraternita, cui dal 1649 poterono essere ammesse anche le donne, indossavano tunica bianca guarnita con fasce di seta nera sulle maniche e sul collo; la veste, provvista di cappuccio e di cintura in seta bianca, recava inoltre un'insegna di tela sulla quale erano dipinte la croce, la corona di spine, le chiavi e il motto "Hic abscondita est fortitudo nostra", a significare probabilmente la forza interiore derivante ai confratelli dalla fede nel Cristo Crocifisso. L'associazione cessò la propria attività alla fine dell'Ottocento, per essere poi rifondata nel secolo successivo. È tuttora pienamente attiva nei riti officiati durante la Settimana Santa, quando in occasione del Venerdì Santo dall'oratorio il Cristo morto viene portato in processione fino alla chiesa di San Lucifero.

Storia degli studi
Notizie sulla chiesa si trovano in diverse pubblicazioni su Cagliari.

Bibliografia
G. Spano, [i]Guida della città e dintorni di Cagliari[/i], Cagliari, Timon, 1861;
F. Corona, [i]Guida di Cagliari e suoi dintorni[/i], Bergamo, Istituto Italiano d’Arti Grafiche, 1894;
M. Cabras, "Gli oratori del 'Santo Cristo' e delle 'Anime' nel quartiere di Villanova in Cagliari", in Bollettino Tecnico degli Ingegneri e Architetti Sardi, XVI, 1966, fasc. 3-4;
R. Figus - M. Pintus, "Vicende storico-costruttive dell'oratorio del Santo Cristo in Cagliari", in [i]Arte e Cultura del '600 e del '700 in Sardegna. Atti del congresso nazionale[/i], Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1984;
M. Pintus, "Architetture", in F. Masala - D. Mureddu - M. Pintus, [i]Cagliari Quartieri storici. Villanova[/i], Cinisello Balsamo, Silvana, 1991;
M.C. Cannas, "La parrocchiale di San Giacomo di Villanova in Cagliari. Vicende costruttive dal XV al XVII secolo", in [i]XIV Congresso di Storia della Corona d’Aragona. La Corona d'Aragona in Italia (secc. XIII-XVIII): 4. Incontro delle culture nel dominio catalano-aragonese in Italia, V, Comunicazioni[/i], Pisa, ETS, 1998.

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