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Palazzo Civico

Palazzo Civico

Dettaglio della facciata

Cagliari è la città più importante della Sardegna, al centro dell'ampio golfo degli Angeli nella parte meridionale dell'isola.

Il contesto ambientale
L'edificio occupa l'intero isolato con il fronte principale sulla via Roma e gli altri lati sulle vie G.M. Angioy e Crispi e sul largo Carlo Felice.

Descrizione
Lunghe vicende accompagnarono la scelta dell'area e la costruzione dell'edificio fino al concorso nazionale bandito nel 1896 e assegnato al progetto "Palmas" a firma dell'ingegnere torinese Crescentino Caselli, moderno nella struttura e nella forma, al contrario di molti progetti che riprendevano stili storici del passato, ormai superati. In realtà il progetto "Palmas", firmato soltanto da Caselli, era dovuto anche all'architetto Annibale Rigotti che dovette ricorrere a vie legali per il riconoscimento dei propri meriti. Al primo si attribuisce la parte più spiccatamente strutturale dalle fondazioni alle coperture, mentre spettano al secondo gli elementi più innovativi nei prospetti e nell'apparato decorativo.
Dopo la prima pietra posta solennemente alla presenza del re Umberto e della regina Margherita il 14 aprile 1899, l'insediamento ufficiale del Consiglio Comunale avvenne nel 1915.
Il bombardamento aereo del 26 febbraio 1943 danneggiò gravemente il palazzo nel lato della via Crispi, provocando il crollo della copertura del cortile interno in ferro e vetro e dello scalone marmoreo. Si perse anche una parte consistente della ricca decorazione e degli arredi interni realizzati dai maggiori artisti sardi del primo Novecento, quali Filippo Figari, Felice Melis Marini e Francesco Ciusa.
La ricostruzione avvenne tra il 1946 e il 1953 ad esclusione della copertura del cortile d'onore.
L'edificio, realizzato in calcare, si segnala per le due torri ottagonali sovrastanti la facciata principale che si sviluppa su tre livelli con ampi finestroni ad arco ribassato, divisi da pilastrini. Un porticato voltato parzialmente a crociera ha una ricca e artistica cancellata in ferro battuto che immette nel cortile. Qui un grande scalone d'onore conduce ai piani superiori, dove sono ubicati la sala consiliare, le sale di rappresentanza e gli uffici.
All'interno, collocati nelle varie sale, sono visibili dipinti di Filippo Figari (1916-24), di Giovanni Marghinotti (XIX sec.), un retablo cinquecentesco della Scuola di Stampace, un arazzo fiammingo, risalente al Seicento, e ancora busti marmorei e bronzei.

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