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Chiesa di Sant'Antonio Abate

Chiesa di Sant'Antonio Abate

Cagliari, Chiesa di Sant'Antonio Abate: la cupola

Imboccando la via Manno dalla Piazza Yenne, si percorrono circa 100 m: l'edificio si trova sul lato d. della strada.

Il contesto ambientale
La chiesa di Sant'Antonio Abate è inserita nel tessuto di edifici che si affacciano sulla via Manno, vivace arteria commerciale del centro storico cittadino. Accanto ad essa si trova il portico di Sant'Antonio, che collega la via con la sottostante piazza davanti alla chiesa del Santo Sepolcro.

Descrizione
La chiesa fu edificata nella prima metà del XVIII secolo, probabilmente al posto di quella realizzata insieme ad altri edifici nel complesso ospedaliero di Sant'Antonio, comprendente oltre alla chiesa e all'ospedale, anche un convento, dimora dei Padri Agostiniani, che gestivano queste strutture già dal Trecento.
Nel 1638 l'amministrazione passò all'Ordine degli Spedalieri di San Giovanni di Dio, che si occuparono sia della ristrutturazione e dell'ampliamento dell'Ospedale e del convento, sia della costruzione della nuova chiesa, consacrata nel 1723, come testimonia una lapide collocata nella parete sinistra dell'atrio. Tuttavia, la presenza di un dipinto raffigurante il Salvator Mundi, firmato e datato 1721 dal pittore Giacomo Altomonte, fa pensare che la chiesa fosse stata più o meno completata già in quella data. Quando nel 1850 fu pronto l'Ospedale Civile, realizzato dall'architetto Gaetano Cima, quello di Sant'Antonio fu dimesso e, insieme al convento ceduto a privati, mentre la chiesa passò dalla proprietà dei Padri Agostiniani a quella dell'Arciconfraternita della Madonna d'Itria.
Sulla chiesa, a pianta ottagonale, si imposta un tamburo su cui si eleva una cupola a spicchi culminante in una lanterna. Nel corpo principale si innestano l'atrio di ingresso, sei cappelle laterali a pianta rettangolare voltate a botte; il presbiterio,di analoga pianta e tipo di copertura ma più profondo rispetto alle cappelle. La facciata è movimentata dalle sporgenze e rientranze del portale tardobarocco, raccordato, mediante volute, alla soprastante nicchia con il simulacro di Sant'Antonio. Sull'architrave è collocato lo stemma degli Spedalieri di San Giovanni.

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