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Goceano
Goceano
I sistemi montuosi della Sardegna, così come quelli della vicina Corsica, non costituisco la prosecuzione di quelli italiani, bensì delle Alpi Marittime francesi. In realtà, però, la Sardegna non possiede vere e proprie catene montuose e anche quelle che sembrano tali sono in effetti allineamenti di antiche fosse. Tra questi sono la catena del Marghine e quella del Goceano, che si dispongono in successione come un unico allineamento da ovest a est nella zona centro-settentrionale dell'Isola. I monti del Goceano sono un'ideale prosecuzione di quelli del Marghine e ricadono nei comuni di Anela, Benetutti, Bono, Bottida, Bultei, Burgos, Esporlatu, Illorai e Nule. Il Goceano raggiunge la sua massima altitudine nel Monte Rasu (1259 m), che domina un paesaggio variegato di boschi, macchia mediterranea e aree coltivate ad uliveto e vigneto. La catena del Goceano è ricca di peculiarità ambientali, che sono alla base della forte attrazione turistica esercitata da tutta l'area e dalle foreste demaniali in particolare. Nella foresta di Monte Pisanu (nei comuni di Bono e Bottida), istituita nel lontano 1886, il paesaggio vegetale è dominato dalla roverella; in località Pedra Rujas si erge una sughera monumentale. Ma è nell’area di Sos Nibberos che si trova la peculiarità forse più importante della foresta, un biotopo di tassi millenari, dichiarato Monumento Naturale, con esemplari i cui diametri sono prossimi al metro e l'altezza superiore ai 10. Nei comuni di Anela, Bono e Bultei ricade il territorio di Forest'Anela, un'altra foresta istituita nel 1886 con regio decreto ed ingranditasi nel corso degli anni. L'altitudine massima è raggiunta con la Punta Masiedda (1158 m), ma la maggior parte del territorio si trova a circa 1000 m in un ampio altipiano, da cui le acque defluiscono dando luogo ai principali affluenti dei fiumi Coghinas e Tirso. Tutta l'area è ricoperta da leccete piuttosto fitte. Di notevole dimensione i cedri dell'Atlante che si ergono in località Masiemmera, al centro di ampie distese prative che in primavera si ricoprono di fiori dai mille colori. Nel territorio di Bultei si trova anche la terza Foresta Demaniale di quest'area, Fiorentini, anch'essa istituita nel 1886. L’altimetria media si aggira sui 900 m, mentre la vetta più elevata è quella del Monte Paidorzu (1002 m). Numerose le località di interesse paesaggistico e naturalistico, come Sa Fraigada o Sa Pruna (ove si può anche visitare una tomba di giganti), mentre a Sas Prisones vegetano alcuni esemplari di roverella e di sughera di grandi dimensioni. A Su Tassu, invece, sono presenti alcuni esemplari di pino laricio che superano i 30 m di altezza, tra gli esemplari arborei più alti di tutta la Sardegna. Ma numerose peculiarità di questo genere sono presenti anche al di fuori delle aree protette. A Illorai, nella località Sa Cariasa si innalza una maestosa roverella secolare di quasi 30 m di altezza e 10 di circonferenza, mentre a Sa Melabrina si ritiene cresca la roverella più antica d’Europa. Nel parco comunale di Jscuvudè, invece, sempre nel comune di Illorai, si può facilmente ammirare un singolare innesto naturale tra un leccio e una roverella.
Tutti i paesi ai piedi delle montagne del Goceano sono facilmente raggiungibili dalla SS 131. All'altezza di Birori lasciare la 131 per imboccare la SS 129 e poi la 128B in direzione di Bono: da qui si raggiungono i vari comuni man mano che si presentano i relativi bivii.
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