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Chiesa di San Platano

Chiesa di San Platano

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Imboccata la SS 130 per Iglesias, si percorrono circa 21 Km e si svolta per Villaspeciosa. Attraversato l'abitato si raggiunge la via San Platano dove si erge la chiesa.

Il contesto ambientale
L'edificio è in un'area di rispetto lastricata di recente. Favorita dal relativo isolamento, sebbene prospetti su una serie di case, è leggermente sopraelevata rispetto al terreno circostante. A poca distanza si trova il sito archeologico di San Cromazio.

Descrizione
San Platano di Villaspeciosa è una chiesa romanica il cui interesse principale risiede nelle forme architettoniche inconsuete. Rientra infatti nell'esiguo gruppo di edifici sardi a due navate, entrambe concluse da abside e provviste di ingresso indipendente.
In assenza di documentazione coeva, la chiesa è databile al secondo quarto del XII secolo sulla base delle caratteristiche architettoniche e per la tendenza al reimpiego, in senso "antiquario", di manufatti marmorei romani.
La chiesa (m 12 x 9, alta 10 m circa), in pietra sedimentaria, ha pianta a due navate divise da arcate a tutto sesto che poggiano su colonne in marmo di reimpiego, alla cui sommità sono situati capitelli.
Uno di questi è romano ed è stato rilavorato per adattarlo alla nuova destinazione. Negli angoli sono ancora visibili i resti della decorazione originaria (con foglie d'acqua e ovoli, una voluta), accanto ad elementi ornamentali che lo connotano in senso cristiano (un pane con la croce incisa e una rosetta a più giri di petali). L'altro è un capitello corinzio a foglie d'acanto.
Le navate, attualmente con tetto ligneo, in origine dovevano terminare con volte a botte, ma un crollo risalente al XV secolo costrinse a mutare sistema. La facciata si divide in tre specchi; in quelli laterali si aprono due portali centinati con croci intarsiate, mentre in quello centrale è inserita una lastra marmorea tardoromana decorata con cornice a intreccio e fiori quadripetali. Completano la decorazione due alloggiamenti per bacini ceramici e due ruote intarsiate col motivo a denti di sega, purtroppo non interamente conservate. L'unica monofora ha centina in marmo decorata a intreccio e arricchita da clipei abitati da un animale e da una croce. Nel lato destro il paramento è liscio tranne che per le due croci intarsiate scolpite nella lastra di marmo e un peduccio superstite, alla sommità, con una piccola testa umana. Il prospetto è concluso da un campanile a vela ad unica luce ogivale.

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