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Castello di San Michele

Castello di San Michele

Cagliari, castello di San Michele

Alla periferia del centro abitato di Cagliari, nel quartiere Is Mirrionis, in cima al colle di San Michele si trova l'omonimo castello, oggi adibito a uso museale. Dalla cima dell'omonimo colle, il castello di San Michele fungeva da sentinella della via di accesso dall'entroterra campidanese all'abitato di Cagliari, in particolare dell'area lagunare di Santa Gilla, dove si attestavano i siti dell'antico insediamento fenicio-punico, romano, bizantino e altogiudicale. ​La posizione panoramica del castello si accompagna alla sua importanza storica, qualificandolo come uno dei monumenti più significativi della città di Cagliari, grazie anche alla sua recente destinazione a contenitore museale, adibito in particolare a mostre temporanee di tema archeologico o storico-artistico.
 
La tradizione tramanda che il castello sia stato costruito nel XII secolo e potenziato nel XIII secolo, a difesa della capitale del regno di Cagliari, Santa Igia. Nel 1324 il re Giacomo II il Giusto concede a uno dei suoi nobili, Berengario Carròs, la villa di Sinnai in feudo, con la promessa da parte del Carròs di realizzare il castello di San Michele con i denari provenienti dalla donazione. I documenti d'archivio riportano come il Carròs abbia addirittura spogliato la chiesa di San Saturnino di Cagliari per abbellire le sue residenze; tra queste probabilmente vi era anche il castello di San Michele, dimora della famiglia Carròs fino al XVI secolo. Il castello oggi si presenta con tre torri angolari a pianta quadrata, raccordate da mura in parte diroccate; l'intera struttura è realizzata in calcare delle cave di Bonaria. La parte più antica è costituita dalle torri di Nord Est e Sud Est, poste in opera con conci di media pezzatura perfettamente squadrati, mentre la torre di Sud Ovest, eretta in una fase successiva, è realizzata con una tecnica muraria più grossolana, con l'utilizzo di pietrame misto. L'ingresso al castello, come tutta la fortificazione, è preceduto da un fossato che poteva essere superato per mezzo di un ponte levatoio, di cui si trovano tracce nelle scanalature in uno degli ingressi. Nel lato Ovest del castello si vedono le tracce di due ingressi affiancati, corrispondenti a un edificio a due navate, denominato dalla tradizione "oratorio di San Michele Arcangelo" e avente funzione di cappella del castello.
 
 

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