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Castello di Monte Acuto

Castello di Monte Acuto

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Imboccata la SS 597 in direzione di Olbia si prende lo svincolo per Berchidda. A poca distanza dall'abitato si trova il castello di Monte Acuto.

Il contesto ambientale
La fortificazione è situata sulla collina omonima, appartenente al sistema montuoso del Limbara meridionale, nella Sardegna N/E. A causa della sua posizione la collina di Monte Acuto nei secoli ha svolto funzioni non solo di difesa, ma anche di avvistamento dei nemici e di controllo della pianura sottostante. Oltre ai ruderi del castello medievale, fra la boscaglia è possibile individuare i resti di numerosi insediamenti più antichi, a partire dall'epoca prenuragica e nuragica: un dolmen, una serie di abitazioni, qualche menhir, due cinte murarie megalitiche di cui una a 400 m , l'altra a 460 m . Abbondanti anche le testimonianze di cultura materiale, quali tegole, ceramiche, terraglie.

Descrizione
Le prime notizie documentarie sul castello di Monte Acuto risalgono al XIII secolo, quando fu sede della giudicessa Adelasia di Torres, così come di arcivescovi, prelati e dignitari del regno. Spettatore delle lotte tra iberici e isolani nel XV secolo, in seguito alla conquista catalano-aragonese della Sardegna il castello di Monte Acuto progressivamente perse di importanza iniziando il lento declino che oggi ce lo consegna in forma di rudere.
Della struttura medievale, nella parte più alta della collina, non rimangono molte testimonianze materiali. Nella salita ci si imbatte in una sorta di avamposto di guardia, un ambiente di forma tondeggiante posto prima della fortificazione vera e propria, tradizionalmente definito come "su corpus de guardia".
Il corpo centrale del castello doveva avere pianta ovale allungata, da N/E a S/O, per un'ampiezza di circa 40 m; all'interno di questo spazio si vedono resti di paramento murario, oramai senza forma, oltre che tegole e pietrame misto. Alla sommità del monte sono visibili i resti di un ambiente a pianta quadrata accanto al quale si trova una cisterna parzialmente interrata, che doveva corrispondere alla base della torre ora scomparsa, ma ancora in piedi nel XIX secolo.

Storia degli studi
La storia degli studi riguardanti il castello di Monte Acuto prende le mosse dal volume a cura di Barbara Fois, edito nel 1992, con gli studi di Foiso Fois sui castelli medievali in Sardegna; in particolare si veda la scheda di Giuseppe Meloni inserita nella pubblicazione. A firma di Giuseppe Meloni e Pietro Modde è l'intervento dal titolo "Il castello di Monte Acuto" (1994). Più recente è la monografia, sempre di Meloni, dal titolo "Vita quotidiana a Berchidda tra '700 e '800", del 2004, nella quale si esamina un documento ottocentesco che fornisce una serie di utili elementi anche in relazione al castello di Monte Acuto.

Bibliografia
F. Fois, [i]Castelli della Sardegna medioevale[/i], a cura di B. Fois, Cinisello Balsamo, Amilcare Pizzi, 1992, pp. 223-224;
G. Meloni-P. Modde, "Il castello di Monte Acuto", in [i]Archivio Storico Sardo, XXXVII[/i], 1992, pp. 89-121;
G. Meloni-P. Modde, [i]Il castello di Monte Acuto[/i], Ozieri, 1994;
G. Meloni, [i]Vita quotidiana a Berchidda tra '700 e '800[/i], Sassari, 2004.

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